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altre, interrotta dal transetto con cupola. La navata centrale è illuminata da dieci finestre, cinque per lato, con
il soffitto a capriate e ricoperto nel 1719, per volontà dell’arcivescovo Brancaccio, da un contro soffitto ligneo
istoriato successivamente con pitture di S. Giovanni da Matera, della visitazione e dell’apparizione del cervo a
S. Eustachio, eseguite da Battista Santoro.
Nel corso del tempo ci sono stati numerosi affreschi a decorare l’interno della cattedrale tra cui il più noto è
l’affresco bizantino del 1270 della Madonna della Bruna con il Bambino benedicente con due dita e ubicato
sull’altare detto “della Bruna”. Il secondo altare della navata a sinistra è dedicato a San Giovanni da Matera. Vi
è un sarcofago contenente le sue spoglie. In fondo alla navata c’è la cappella dove è situato il Presepe in pietra
ad opera dello scultore Altobello Persio nel 1534 in cui riprende diversi elementi propri della città di Matera.
Ad un epoca successiva risale invece il pregevole affresco del Giudizio Finale realizzato sulla parete prospicien-
te il fonte battesimale, unico esempio superstite dell’originaria decorazione pittorica. Il ritrovamento di questo
affresco è stato casuale dopo la rimozione per restauro della tela Giovanni Oppido su S. Carlo Borromeo da-
tata 1627. Al 1627 risale anche il restauro dell’altare maggiore, sovrastato da una pala raffigurante la Vergine
attorniata dai Santi. Nell’abside si trova un pregevole coro ligneo intagliato nel 1453 da Giovanni Tantino di
Ariano Irpino, diviso in ben 60 stalli. A destra, nel presbiterio, trova posto un organo con duemila canne. Du-
rante la seconda metà del ‘700 fu costruita la nuova abside poligonale su un’area libera del palazzo vescovile
le cui dimensioni maggiori conferirono alla cattedrale la pianta a croce latina. Durante il Novecento fu eretto
il nuovo seminario, il consolidamento del campanile, ricostruite le gradinate delle singole porte e installate le
vetrate policrome.
Dal 2003 la cattedrale Maria Santissima della Bruna è interessata da lavori di restauro che, recentemente,
hanno portato alla luce due nuove cappelle antecedenti l’anno 1200 affrescate. Gli affreschi raffigurerebbero
i Santi Medici (Cosma e Damiano), affiancati a destra dall’effigie di San Nicola, a sinistra da quello che sarebbe
la Madonna della Bruna, patrona della città. La fine dei lavori di restauro è prevista per la metà del 2015, per
cui ci auguriamo presto di poterli ammirare.
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