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samarcanda
rama degli insediamenti di epoca sogdiana nella
valle del medio Zeravshan. (FOTO 7)
Le indagini stratigrafiche cominciarono nel 1936
ad opera dei sovietici e proseguirono dopo la Se-
conda Guerra Mondiale con due campagne nel
1956-57 in cui vennero identificati due principali
periodi di occupazione: uno relativo al VII-VIII se-
colo d.C. e l’altro collocato tra XI e XII secolo d.C.
La fase moderna degli scavi si è concentrata, a
partire dagli anni ’90, sulla cittadella: un’impo-
nente struttura rettangolare rastremata (75x75
m a lla base e 60x60 m a lla sommità) a lta 20
metri, circondata da un fossato e da sei torri di
vedetta. Si tratta di una cittadella fortificata che
doveva costituire il fulcro architettonico e strate-
gico dell’insediamento. La tecnica edilizia predi-
letta è il paksha, consistente nella messa in opera
di grandi blocchi squadrati di argilla cruda di dif-
ferenti dimensioni. La strategia abitativa del ca-
stello si articolava in un grande spazio quadrato
centrale che fungeva da corte di sfogo per la
serie di ambienti che si disponevano tutt’intorno.
(FOTO 8)
In epoca sogdiana la fortezza rappresentava un
importantissimo centro amministrativo, come te-
stimonia lo straordinario ritrovamento di qua si
500 cretule nell’area dell’ingresso principale del
castello. (FOTO 9)
Si tratta di una scoperta eccezionale in quanto
unica in ambitoCentro-Asiaticoper il periodo sog-
diano/alto medievale - dunque pre-islamico -, il
che induce a pensare che Kafir Kala avesse rive-
stito, nei secoli precedenti la conquista araba, un
ruolo chiave nella gestione e nel controllo d ei
commerci della Via della Seta e dell’agricoltura
della regione. Tracce di un evento traumatico che
può essere ricondotto all’invasione araba sono
state trovate nella corte e negli ambienti ad essa
adiacenti: diverse unità stratigrafiche di cenere e
legno carbonizzato testimoniano che la fortezza
6.
Un
kurgan
7.
Distribuzione dei principali insediamenti della valle del
Medio Zeravshan (Berdimuradov at alii, 2007,p.31)