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il cielo dell’Antico Egitto

Stelle e costellazioni

Considerate le anime dei defunti chiamate per

questo

#A-bA.s

“le migliaia delle sue (del cielo)

anime”) purtroppo delle circa 70 stelle, costel-

lazioni o agglomerati di stelle, conosciute, stu-

diate e individuate dagli a ntichi egiziani,

pochissime sono s tate oggi identificate. Ad

esempio non è sicura la rappresentazione di

Thuban

, alfa Draconis, la stella polare dell’epoca,

forse l’apice di un palo dove l’Orsa maggiore è

legata, malgrado la sua importanza in astrono-

mia e architettura.

Tra le poche identificazioni certe abbiamo

Orione

, in egiziano

sAH

, c ostellazione ev iden-

ziata dalla sola cintura delle tre stelle, personi-

ficazione di una divinità o regalità maschile, di

cui indicano la corona. Nei Testi delle Piramide

è associato ad Osiride.

Sirio

, in egiziano

¤pdt

, che deve la sua originaria

importanza al fatto di essere legata all’arrivo

della piena del Nilo. Dopo 7 0 gi orni i n c ui la

stella non era più visibile, essa si levava qualche

minuto prima dell’arrivo del sole, proprio in con-

comitanza con il fluire della piena del Nilo. Nei

Testi delle Piramidi è associata a Iside, rappre-

sentata sopra una barca, con la quale traghetta

nel cielo; mentre nel periodo pi ù tardo viene

raffigurata come una vacca ass isa con una

stella tra le corna, come si può vedere nel sof-

fitto astronomico del tempio di Dendera.

Il cielo con Thuban (alfa Draconis) come stella polare

(disegno dell’autore)

Sirio ed Orione

raffigurati nel

sarcofago di Idy del

Medio Regno

(disegno di Lorenzo

Margiacchi)