

riservata alle studentesse del collegio. Anche per
quanto riguarda la vita generale del collegio era
sostenitrice dell’uguaglianza tra uomini e donne:
invitava nella sala comune femminile i colleg hi
maschi con i quali non riusciva a discutere perché
esclusa dalla sala comune maschile e perché era
difficile parlare durante il pranzo.
Sempre nei suoi anni a Londra si interessò al mo-
vimento delle suffragette a sostegno del voto
femminile e di una maggiore parità tra uomini e
donne, contro una disuguaglianza che probabil-
mente doveva affrontare tutti i giorni nel suo la-
voro e nella società. Questo si riflette anche nel
fatto ch e era interessata a pubblicare aspetti
della v ita delle donne ne ll’antico Egitto, nono-
stante fossero considerati dai suoi colleghi ma-
schi come ‘troppo spiacevoli’ per una donna .
Dopo i l pensionamento, l ’università l e mancò
molto, per evitare attacchi di nostalgia non tornò
mai più nella Edwards library e preferì andarsene
senza grandi cerimonie. Allo University College
tornò almeno due volte: per il centenario di Pe-
trie e nel 1963 per il suo centesimo compleanno,
occasione in cui l’università le dimostrò gli onori
dovuti con una cerimonia. Questo anche grazie
all’affetto e al riconoscimento dei suoi allievi che
erano diventati la nuova generazione di egitto-
logi nel Regno Unito, come Rex Engelbach, futuro
direttore del Museo del Cairo, Guy Brunton, W. B.
Emery, futuro Edwards Professor, o Raymond
Faulkner,autore del famoso dizionario di gerogli-
fico.
SCAVI ARCHEOLOGICI
Nel 1 902-3 partecipò c on P etrie e su a m oglie
Hilda allo scavo di Abydos per copiare le iscri-
zioni copte sui muri del tempio di Sethy I. Qui al-
loggiava n ella casa di scavo, decisamente
spartana, di Petrie. Durante questo periodo co-
minciò a fare da infermiera ai lavoratori locali, ma
nelle sue memorie di questa missione di scavo
due sono i racconti che c olpiscono d i p iù: e n-
trambi gli episodi riguardano la cultura vittoriana
dell’epoca e i sentimenti provati all’estero. Men-
tre per mo lti era un’esperienza eccitante, ma
anche rischiosa e scomoda, per Margaret, come
per Petrie, rappresentava la possibilità di vivere
in un ambiente spartano (molto apprezzato da
Petrie), ma in maggiore libertà rispetto alle co-
strizioni della società londinese. Il primo giorno di
scavo a Margaret fu affidata una squadra di lavo-
ratori egiziani da seguire, ma visto lo scarso ri-
spetto che le venne mo strato dai l avoratori,
decise, mostrando una buona dose di polso, di ri-
portare tutti indietro e far perdere loro un giorno
di paga. In questo modo si guadagnò il rispetto
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donne pioniere dell’egittologia
del Petrie Museum of Egyptian Archaeology, UCL)
Fig. 8
– La tomba del faraone Den ad Abydos in fase di scavo
(Dall’album di Margaret Murray, per concessione del Petrie
Museum of Egyptian Archaeology, UCL)
Fig. 9
– Operai egiziani mentre rimuovo sabbia dalla tomba di
Den (Dall’album di Margaret Murray, per concessione del Pe-
trie Museum of Egyptian Archaeology, UCL)
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