

ciò che la fot o mos tra, ossia tessiture mu -
rarie del tutto divorate, non
sia riconducibile ad intenti di questo genere,
assai poc o co rretti e d
onorevoli per chiunque
dei coinvolti. Mentre,
dunque, pros eguono i
lavori sui res ti si s ono
sollevate numerose po-
lemiche ed i nterroga-
zi oni da pa rte dei
politici: chi si la menta
per lo slittamento della
consegna del M useo e
chi, invece, si pre oc-
cupa ch e l e strutture
venute al la luce non
vengano distrutte e r i-
mosse. I l pro getto de l
Museo e del Palazzetto
dovranno essere inevi-
tabilmente r ispettat i,
ma ci ò no n e sclud e
che lo si possa fare ap-
portand o qualche pic-
cola mo difica ch e
permetta di preser-
vare e, anzi , render e
fruibile in primis alla
cittadinanza, già p ri-
vata in
altre c irco-
stanze della possibilità
di godere della propria
storia e cultura
5
, quanto
scoper to. E’ per que sto ch’è n ata alla fine
di lugl io una petizione
6
, proposta da Marco
Rei s, che ha grandemente sorpr eso per la
par tec ipa zi one , so pra ttutto, di ci ttadini
comuni, indignati per l’ennesi mo scempio
programmato a vantaggio dei sol iti. Auspi -
chiamo si verifi chi, fi nal mente, una con -
tro tendenza nel la men talità d i chi ha il
compito di prendere questo genere di deci-
sioni e non solo, e che si decida di prendere
in consi derazione la volont à dei cittadini che
non vogliono dover ve-
dere sparirenuovamente
una parte fondamentale
della propria identità.
Si pensi, per altro, c he
Vercelli è tra le poche
città c he non dispon-
gono di un vero e pro-
priomuseoarcheologico,
il quale sembra però si
avvii ad u na prossima
realizzazione. I reperti re-
cuperati in quest’occa-
sione, p iù i m oltissimi
altri che non hanno an-
cora trovato una collo-
cazione espositiva, v i
verranno sicuramente
accolti, coerentemente
con gli spazi disponibili
e l’organizzazione dello
stessoma, come spesso
accade, non vi si potrà
esporre tu tto ciò ch e
servirebbe a ricostruire
l’immagine de lla cit tà
romana.
E’ u n c aso che b en s i
presta, inoltre, all’idea
ch’è s tata alla base
della nasc ita del
M.O.L.
7
(Foto 2), il Museo On Line ideato da
Luigi Bavagnoli dell’Associazione Teses e che
sta cominciando in questi mesi a muovere i
primi concreti passi coinvolgendo enti museali
locali e non. Il progetto, data la natura dell’as-
sociazione, era inizialmente sorto per rendere
fruibili tutta una serie di reperti presenti nel
sottosuolo e non raggiungibili da soggetti privi
74
scoperte
4 I llustre storico gen ovese, Barn abita, promo tore del
Museo Lapidario e sostenitore dell’importanza dell’archeo-
logia vercellese già alla metà dell’Ottocento. (www.archeo-
vercelli.it)
5 Un caso su tutti, su cui si dibatte da moltissimi anni, ri-
guarda l’anfiteatro romano, sito tra Corso De Rege e Viale
Rimembranza, ma l’elenco è molto più corposo.
6 Visibile a questo link:
http://firmiamo.it/salviamo-opificio-romano-di-vercelli?fb_action_ids=10153047463280597&fb
_action_types=og.recommends&fb_source=aggregation&fb
_aggregation_id=288381481237582
7
http://www.teses.net/news/mol-il-museo-online/Foto 2 - Esempio di ricostruzione virtuale
di un reperto all'interno del progetto MOL