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lefantino di Zeus proprio in questo luogo

15

.

In u ltimo, l ’edificio, in precedenza interessato

da una profonda ristrutturazione in età medio

- imperiale, venne infine trasformato nel V sec.

d.C., vale a di re al l’inizio de ll’età bizantina, in

una bas ilica c ristiana , allo stato u na delle

costruzioni meglio conserva te del s antuario

olimpico

16

.

Dunque, la basilica di Olimpia risultò la prima

e la più antica chiesa della zona, ma trovò ben

presto la sua fine, a causa di un violento terre-

moto che nel 551 d.C. devastò l’area.

Qua ndo l’ed ific io fu i ndag ato per la pr ima

volta nel 1829, ovvero nel momento i n cui la

Francia, per soffocare gli ultimi focolai della re-

sistenza turca in Grecia inviò le t ruppe della

Spedizione di Morea

17

, venne subito compreso

che si trattava dell’originario

4

ργαστήριον

di

Fidia, scoperto ed s tudiato da i r icercatori te -

deschi nella seconda metà del XX secolo

18

.

Nel momento in cui si scrive la strut tura con-

serva an cora s variate ep igrafi e sim boli c ri-

stiani, i n ag giunta ad el ementi architettonici

individuabili tra il nartece della basilica (8).

LA STATUA DI ZEUS

Grazie a lla testimonianza di P ausania è stato

possibile r icostruire l’ iconografia de lla statua

e del suo trono (9).

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speciale fidia

15 Successivaconfermadela creazione fidiaca della statua nel

suddetto laboratorioviene dal ritrovamentodi una piccola lè-

kythos di terracotta conl’iscrizione del nomedel proprietario,

Fidiastesso. Circa l’officinadi Fidia: JANTZEN, 1965, p.651; TO-

RELLI - MAVROJANNIS, 2002,pp. 237- 238; A. YALOURIS - N.

YALOURIS, 2001, p. 17; DE WAELE, 1994, pp. 15 - 28; HEILME-

YER - ZIMMER -SCHNEIDER, 1987,p. 239ss.

16 Suddetta costruzione fu edificata proprio sulle fondazioni

dell’antica officina di Fidia, trail 435ed il 451 d.C. Essa presen-

tava unacopertura lignea, mentre all’internorisultava suddi-

visa in tre navate, conun’abside colocata ad est dell’uscita. Un

basso marmo proteggeva il presbiterio, tutt’oggisopravvis-

suto. Le pareti erano inmattoni,mentre il pavimentodoveva

essere in pietra, poi smantellato dagliscavatori perpermettere

di investigare gli antichi livelli sottostanti. L’entrata era collo-

cata sul lato sud del nartece, tipico portico delle chiese cri-

stiane. La basilica, dunque, fu impiantatanon a caso nel labo-

ratorio di Fidia e non nel principale luogodi culto,il Tempio di

Zeus, poiché lo stile dello scultore con il tempo fu divinizzato

divenendo canonicoe facendodel’edificio l’

heròon

dell’artista.

Circa la basilica: ADLER,1892; MALLWITZ - SCHIERING, 1964;

MALLWITZ, 1972, pp. 255 - 266; LIPPOLIS - LIVADIOTTI -

ROCCO, 2007,p. 657; MORGAN, 1952, p. 294 ss.;id., 1955, p.

164 ss.

17 Al seguito della

Spedizione

c’erano scienziati e archeologi

che cominciarono i primi sondaggi lungo i muri dellacelladel

tempio di Zeus, facendone affiorare le metope. Circa la

Spedi-

zione di Morea

: BLOUET, 1831, p. 56 ss., tavv.LVI - LXXVIII.

18 Circa la

Storia degli scavi

: JANTZEN, 1965,p. 642; FRONTI-

NOS, 1972, pp. 15 ss.; per conoscere gli ultimi dati di scavo:

Prefazione ai risultati scientifici dei nuovi scavi di Kunze

”,

1959, p. 263 ss.; id. 1955, p. 270ss.

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