

egitto moderno
punt i. So no le donne a decidere s e e come
adempiere ai loro doveri oppure anche in que-
sto caso l a v olontà d egli uo mini è d etermi-
nante? La Al-Ghazali parlava d i diritti insiti
nell’Islam, ma in questo passaggio il suo pen-
siero è ridimensionato a l p unto da a pparire
contraddittorio.
Non solo: anche la s ua vit a privata r iflette la
dicotomia tra le “zone d’ombra” lasciate dalle
parole e la realtà: si sposò due volte, ma divor-
ziò da l pr imo mar ito per ché, come le i st essa
spiegò, non era d’accordo col suo lavoro, ben-
ché nel contratto matrimoniale Zeinab avesse
fatto ins erire una c lausola s econdo la q uale
qualunque ostacolo il marito avesse frapposto
tra lei e la sua missione, sarebbe stato causa di
divorzio.
In p iù la f emminista disse che il matrimonio
prendeva tu tto i l suo tempo e l e impediva di
dedicarsi all’Associazione e alle sue opere.
Il secondo marito, invece, non solo non la osta-
colò mai, ma la aiutò a portare avanti il suo la-
voro.
La contraddizione tra i fatti e una parte delle
teorie è evidente, in quanto la Al-Ghazali ante-
pose il la voro a lla famiglia, s eppur dimo-
strando c he le donne potevano e dovevano
scegliere e , per fa r q uesto, dovevano cono-
scere l’Islam e i suoi precetti, anche per ciò che
concerne il matrimonio.
Una donna determinata, Zeinab Al Ghazali, al-
levata fin dalla più tenera età per la posizione
che a vrebbe dovuto ricoprire. Fu s uo pa dre,
predicatore lau reato ad Al Azhar e me rcante
di c otone a istruirla nella r eligione e q uesti
studi proseguirono, da adulta, con l’aiuto dei
membri più emine nti tra i Fra telli Musulmani,
come Sayyid Qutb.
Gli ideali di questa importante figura del fem-
minismo islamico furono religiosi, ma non spi-
rituali ed è bene tenerlo presente. Ella, infatti,
non si r iferì mai all’ Islam come “cammino” di
fede verso Allah, ma come strumento di gloria,
per ottenere uno Stato islamico e arrivare a
dominare il mondo.
La sua visione del futuro senza “miscredenti e
atei”, poi, non combacia affatto con la dichia-
razione secondo la quale i musulmani devono
diffondere la pace e appare apertamente intol-
lerante.
Non si può ignorare che i di ritti umani (d’opi-
nione, religione e così via) sono fattori essen-
ziali per la libertà e nessuna idea, o missione,
per quanto animata da b uoni p ropositi pu ò
metterli in dubbio, perché a quel p unto è la
pace di tutto il mondo ad essere in pericolo.
ASIAFRANCESCA ROSSI
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