

sere in mattoni crudi mentre l’illuminazione in-
terna veniva certamente ga rantita dalla p re-
senza d i a lmeno sei fine stre, tr e p er la to,
dislocate sulle pareti sud e nord.
L’edificio ri sultava articolato in due ambi enti:
un profondo vestibolo lungo m 10,34 ed un lo-
cale interno della lunghezza di m 18,4 (5)
10
.
Già in passato era stato notato che le dimen-
sioni di questa costruzione, visitata anche da
Pausania
11
, corrispondevano e sattamente a
quelle della cella del Tempio di Zeus
12
; tuttavia,
furono gli scavi effettuati dal Kunze a chiarire
la destinazione d’uso della struttura
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: il rinveni-
mento al suo interno di numerosi scarti di lavo-
razione di avori, ornamenti in pasta vitrea (6) e
di pietre preziose, nonché resti di strumenti di
lavoro e soprattutto di matrici fittili impiegate
per la realizzazione di elementi di un panneg-
gio
14
(7), f ugarono ogni dubbio, confermando
l’avvenuta creazione fidiaca del colosso crisoe-
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speciale fidia
9 Sonostati rinvenuti alcunielementi della copertura del tetto,
come frammenti della sima, decorata con fiori di loto e pal-
mette, antefisse a decorazionevegetale e doccioni aprotome
leonina, tutti databiliintorno al 430 a.C.
10 Orientato in senso est -ovest, vi si potevaaccedere dal lato
est tramiteuna sogliamarmorea alta m 4,60, su cui sono an-
cora riconoscibiligli incassi per una porta a doppio battente.
11 Paus., V, 15, 1: “
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” “Fuori dell’Altis c’è un edificio chiamato Of-
ficinadi Fidia, nel quale Fidia lavoravaa una a una laparti della
statua. All’interno di questo edificioc’è un altare dedicato in
comune a tutti gli dei.”
12 La stessa planimetria è stata spiegata come una voluta ri-
produzione della celladel Tempio liboniano, da cui l’officinadi
Fidiaavrebbemutuato l’orientamento, le dimensioni e l’illumi-
nazione; tali similitudini avrebbero garantito la possibilità di
verificare l’impressione estetica dell’opera prima della sua
esposizione definitiva. Il primo ad osservare una certa propor-
zioneall’interno dell’edificio fu il Mallwitz,il quale constatò che
il vano principale era stato ideato seguendo un preciso rap-
portoproporzionale di 2a3. MALLWITZ- SCHIERING, 1964, p.
76 ss.
13KUNZE, 1959, pp. 291 - 295.
14Verosimilmentesuddette matrici fittili erano destinatealla
martellatura delle placche d’oro costituenti il manto di Zeus.
SCHIERING, 1991.
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