

Ababa, mentre la Chiesa etiope formulava le seguenti
richieste: che alla morte dell’Abuna il successore ve-
nisse scelto tra il clero etiope; che questo nuovo Abuna
etiope avesse la facoltà di ordinare i vescovi; che la sco-
munica gravante sulla gerarchia, i sacerdoti e il popolo
etiope venisse tolta. Quest’ultima richiesta venne subito
accolta dal Santo Sinodo di Alessandria, mentre le altre
non ottennero risposta. Fu solo più tardi, il 31 gennaio
1946, che in un successivo decreto del Santo Sinodo
copto si decideva che il successore dell’Abuna Cirillo sa-
rebbe stato un religioso etiope, elevato a tale dignità
dal patriarca copto, che gli avrebbe accordato tutte le
prerogative dei vescovi egiziani; non gli veniva invece
accordato il diritto di consacrare vescovi, pertinenza del
solo patriarca. Inoltre, il numero dei vescovi veniva ele-
vato a sette, di cui due provenienti dal clero egiziano,
gli altri da quello etiope. Cinque religiosi etiopi vennero
così inviati in Egitto per essere consacrati vescovi: il pa-
triarca Giuseppe II (1946-1956) pose però come condi-
zione per la consacrazione episcopale che essi si
impegnassero a non consacrare né patriarca, né arci-
vescovo, né vescovo. Rimaste infruttuose le trattative, i
cinque religiosi rientrarono ad Addis Ababa (4 agosto
1946). I negoziati ripresero nel giugno 1947 e vertettero
principalmente sui diritti dell’Abuna di consacrare i ve-
scovi. Il Santo Sinodo copto decretò, in data 24 luglio, la
concessione all’Abuna di procedere alla consacrazione
di vescovi etiopi, per venire incontro ai bisogni della
Chiesa, purché ogni ordinazione venisse preventiva-
mente autorizzata dal patriarca. Il 29 marzo 1948 la
Chiesa Etiope accettò le decisioni del Sinodo copto e
così i cinque religiosi etiopi vennero ordinati vescovi il
25 luglio 1948. Alla morte dell’Abuna Cirillo (22 ottobre
1950; incapace di adattarsi alle nuove idee che emerge-
vano in Etiopia dopo l’evacuazione degli Italiani e la fine
della guerra, Cirillo era stato richiamato al Cairo, dove
visse fino alla morte), l’etiope Basilio, vescovo di Shawa,
fu elevato dal patriarca Giuseppe II alla dignità di Abuna
d’Etiopia (13 gennaio 1951 - 12 ottobre 1970). Il 2 settem-
bre 1951 altri cinque etiopi furono consacrati vescovi; la
consacrazione fu loro conferita dall’Abuna Basilio, su
delega del patriarca copto.
Appena eletto, il patriarca copto Cirillo VI (1959-1971)
sentì la questione etiopica come prima delle sue preoc-
cupazioni. I rapporti tra le due Chiese erano infatti tese,
in quanto la Chiesa d’Etiopia non aveva accettato la de-
posizione, il 20 settembre 1955, del patriaca Giuseppe II
da parte del Santo Sinodo della Chiesa Copta, dichia-
randola illegittima, in quanto non consultata. Due giorni
dopo la sua ordinazione, il patriarca consegnò una let-
tera, indirizzata al negus, a una delegazione in partenza
ai primi di giugno per Addis Ababa. Nella missiva, Cirillo
VI esprimeva all’imperatore i suoi sentimenti d’affetto e
gli chiedeva di inviare ad Alessandria una delegazione
per studiare una nuova organizzazione nei rapporti tra
le due Chiese. All’arrivo della delegazione etiope (8 giu-
gno 1959), ebbero inizio le consultazioni congiunte e il
25 giugno venne reso pubblico l’accordo raggiunto: pur
riconoscendo il patriarca di Alessandria come capo spi-
rituale supremo della Chiesa etiope, l’abuna della
Chiesa Ortodossa d’Etiopia veniva elevato alla dignità
di
patriarca katholikós
. Esso sarebbe stato scelto tra i
membri del clero etiopico e, dopo la confermazione da
parte dell’imperatore d’Etiopia, sarebbe stato consa-
crato e intronizzato dal patriarca di Alessandria. Il
pa-
triarca katholikós
veniva inoltre autorizzato a
consacrare i metropoliti e i vescovi necessari alla Chiesa
Etiope. Il 28 giugno, alla presenza dell’imperatore
d’Etiopia, ebbe luogo nella cattedrale di san Marco la
solenne cerimonia d’intronizzazione di Anba Basilio,
pa-
triarca katholikos
d’Etiopia.
Alla morte di Basilio, venne eletto quale secondo
pa-
triarca katholikós
d’Etiopia, Teofilo (Tewoflos), arcive-
scovo di Harar. L’investitura e la consacrazione di Teofilo
ebbero luogo ad Addis Ababa il 9 maggio 1971, a opera
dell’arcivescovo Antonio di Sohag,
locum tenens
della
Chiesa Copta dopo la morte di Cirillo VI. Il patriarca Teo-
filo fu destituito ed arrestato il 18 febbraio 1976 dal
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Narga Selasse
s p e c i a l e e t i o p i a