

glio documentato e indagato; per quanto an-
cora parziale è il più conosciuto rispetto agli
altri periodi storici; più ci si allontana dal-
l'epoca presente come arco cronologico, più si
affievolisce la luce delle conoscenze. Ciò che
capitato durante lo studio di questa civiltà è
che il periodo maggiormente noto è stato uti-
lizzato come struttura portante per raccontare
i periodi meno noti.
Lo stato degli studi attuali è ben diverso dalle
interpretazioni dei dati del primo del '900, ma
il "danno" è fatto.
Dell'antica Valle del Nilo e dei suoi abitanti va,
ora, accettato sia il cambiamento culturale av-
venuto nel corso dei millenni (anche se la loro
arte fa ipotizzare che tutto sia fermo e conge-
lato) sia la rilettura e l’interpretazione di que-
sta civiltà in base alle nuove scoperte: tra tutte
la sempre presunta attitudine pacifica di que-
sto popolo o il bollare come pura superstizione
la sfera magica.
Grazie all’attenta osservazione della natura,
l’uomo egizio ha cercato di dare delle risposte
alle tipiche domande esistenziali su cui ogni ci-
viltà si è dovuta confrontare. Con qualche ap-
prossimazione, si può affermare che gli antichi
Egizi siano riusciti a fornire una soluzione al
grande dubbio che circonda il momento della
morte. Così facendo hanno preso forma i riti, le
invocazioni e a completare il tutto gli stru-
menti, cioè quegli oggetti che aiutavano il
culto, ma al tempo stesso erano il culto, e che,
con le formule che portavano sopra incise, fa-
cevano sì che anche l’invisibile e l’impossibile
si manifestassero.
Negli anni passati si è registrato un atteggia-
mento denigratorio da parte di fior fiore di
egittologi che hanno scorporato la sfera ma-
gico-religiosa dall’analisi dell’Antico Egitto: si-
tuazione, questa, che ha fatto fiorire teorie
esoteriche e misteriche spesso non accettabili
da un punto di vista storico.
Perché parlare di magia? Per abbattere la fa-
mosa pigrizia e parlare di quell’arte di domi-
nare le forze occulte della natura e di
sottoporle al proprio volere per sfruttare la
loro potenza a beneficio o maleficio di uomini
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c u l t u r a