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circa l’Unzione che Cristo avrebbe ricevuto durante il

battesimo. Il negus Iyasu I (1682-1706) promosse lo svi-

luppo letterario ed artistico e cercò di ristabilire rela-

zioni con l’Occidente; vittima però di intrighi, dovette

abdicare in favore del figlio Takla Haymanot (1706-

1708). Nel 1721 prese il trono il negus Bakaffa (1721-1730),

“Implacabile”, autoritario ed attivo costruttore. La mo-

glie, la regina Mentewwab, donna di grande intelligenza

e forte volontà, regnò dopo di lui, prima come reggente

del figlio Iyasu II (1730-1755), quindi del nipote Iyo‘as

(1755-1769). Iyo‘as era figlio di una donna Oromo, che

Iyasu II aveva sposato su suggerimento della madre. Fu

tuttavia, questa, una mossa sbagliata, perché grazie al-

l’influsso di questa donna la nobiltà Oromo prese piede

a corte e a molti Oromo vennero affidati incarichi di go-

verno nelle diverse province dell’Impero. Questi Oromo,

solo nominalmente cristiani, contribuirono ad alienare

al sovrano le simpatie dei Cristiani e alla fine Iyo‘as

restò vittima di una congiura. L’influenza degli Oromo

negli affari di stato fu tale che per quasi un secolo, dal

1769 al 1855, i sovrani della dinastia salomonica regna-

rono solo nominalmente, il potere essendo nelle mani

del “protettore del trono”, solitamente un Oromo. Ben-

ché regolarmente incoronati, i negus contavano poco o

nulla al di fuori della città imperiale di Gondar. Tale pe-

riodo è noto come

Zamana Masafent

ossia “Era dei Giu-

dici”, in riferimento all’età di anarchia, chiamata con

questo nome, che dopo il governo di Giosuè precedette

l’avvento della monarchia in Israele, quando “

non c’era

un re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva me-

glio

1

. I governanti delle varie province mostrarono sem-

pre la tendenza all’indipendenza e l’impero prese

l’aspetto di un sistema feudatario, col potere trasferito

ereditariamente, e con continue guerre civili per la su-

premazia. Approfittando di questa debolezza dell’im-

pero cristiano, l’Islam si diffuse rapidamente, in

particolare tra le popolazioni Oromo. La Chiesa nazio-

nale reagì, cercando di salvaguardare le tradizioni im-

periali e mantenendo attivi e vivi i monasteri e le chiese.

La rinascita: i negus Tewodros II e Yohannes IV

Un giovane militare, di nome Kassa, riuscì ad emergere.

Nato da modestissima famiglia del Quara, ad ovest del

lago Tana, era stato avviato alla vita monastica ed aveva

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s p e c i a l e e t i o p i a

Gondar - Castello Fasilades

1. Giudici, 17.6; 21.25.