

di regno, quindi le notizie che sono ivi riportate sono collocate in un preciso contesto sto-
rico. Il re è Nephepetra (=Montuhotep II, 2064-2013 a.C.) e la data è il quarantaseiesimo
anno di regno. Questa prima informazione ci dice che tale sovrano governò l'Egitto per un
periodo di tempo abbastanza lungo in un periodo piuttosto complicato della storia di questo
paese4. Infatti siamo alla fine del Primo Periodo Intermedio; il paese sta uscendo da una
lunga crisi politica e culturale, e con Mentuhotep II si preannunciano tempi migliori. Invero
una frase riportata su questa stele ci dice che 'venne un buon inizio quando Montu diede
le Due Terre al sovrano Nebhepetra, vivente in eterno'. Con questo re termina dunque
l'oscura epoca del Primo Periodo Intermedio ed inizia il Medio Regno. Che sia stato il fonda-
tore di un'era nuova per l'Egitto è stato riconosciuto dagli stessi Egiziani, che ne hanno in-
serito il nome negli elenchi reali delle epoche successive
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.
L'importanza filologica del testo riportato sulla stele è data dal fatto che taluna frase è
menzionata, a titolo di esempio di regole espresse, nelle più prestigiose grammatiche di ge-
roglifici destinate agli studiosi. Così ne troviamo menzione nella 'Egyptian Grammar' di Gar-
diner, nel 'Corso di egiziano geroglifico' di P. Grandet e B. Mathieu, ed altre ancora; infine è
rimarchevole la citazione di tale stele nel monumentale 'Wörterbuch der Aegyptischen Spra-
che' di A.Erman e H.Grapow6.
La stele n. 1447 di Meru sarà la prima ad essere pubblicata in questo Magazine.
Note
1. S.Curto, 'Storia del Museo Egizio di Torino', Torino, 1976, tav. 78
2. W.R.Dawson, E.P.Uphill, 'Who was who in Egyptology', London 1972, voce 'Drovetti Bernardino'.
3. M.Tosi, A.Roccati, 'Stele ed altre epigrafi di Deir el Medina', Torino, 1972. Le stele di Deir el Medina per-
venute integre al Museo Egizio di Torino sono 76, delle quali 64 giunte con la 'Drovettiana' e 12 dagli
scavi, o dagli acquisti, di Ernesto Schiaparelli; si contano inoltre più di 180 frammenti, taluni anche di
grandi dimensioni.
4. Il papiro regio di Torino dà per questo sovrano 51 anni di regno.
5. Documenti che riportano il nome di Nebhepetra Mentuhotep II: Papiro regio di Torino. 5,16; Lista di
Abido, n.57; Lista di Saqqara, n. 37; tomba tebana di Amenmesse.
6. 'Wörterbuch der Aegyptischen Sprache', 'Die Belegstellen', vol. 2/1, rif. vol. II, pag.257, 8; la stele di
Meru è qui notata come Tur. 49 D.11.
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a n g o l o d i f i l o l o g i a
Franco Brussino
Torinese, da oltre trent’anni si interessa attivamente di Antico Egitto, approfondendo questa sua passione con
numerosi viaggi di studio. È diplomato in lingua egiziana antica presso la Khéops égyptologie di Parigi ed ha col-
laborato alla stesura di diverse pubblicazioni egittologiche con la traduzione originale di testi egizi. Ha redatto
lo studio Alle origini della letteratura egizia in ‘Amenemhat I e Senusert I’ (Ananke, 2007) ed ha pubblicato il libro
Amenofi II – L’epopea di un faraone guerriero
(Ananke, 2009). È alle stampe, in attesa di pubblicazione, un
secondo libro dal titolo
Ramesse I - Agli inizi della XIX dinastia
, sempre per i tipi di Ananke.
I suoi interessi culturali non si limitano all'egittologia ed ha coltivato parallelamente lo studio delle civiltà pre-
colombiane (Maya, Aztechi, Incas), compiendo - come per l'Egitto - viaggi in Mesoamerica (Messico, Guatemala,
Honduras) e Perù per approfondire la conoscenza di questi antichi popoli.
Oltre ad essere apprezzato conferenziere, tiene da tempo lezioni di lingua egiziana antica e conduce corsi di
egittologia e di civiltà precolombiane presso l’Università della Terza Età.