

Enūma eliš - Traduzione - Tavoletta VII
70
Alberto ELLI
130
Che egli stabilisca il movimento delle stelle del cielo,
131
che pascoli tutti gli dei come pecore,
132
che incateni Tiamat, il cui alito sia soffocato e corto,
133
che nel futuro dei popoli, per i giorni a venire,
134
che ella si allontani e non venga trattenuta, che sia distante per sempre!”».
135
Poiché egli aveva creato il firmamento (e) formato l’aldilà,
136
il padre Enlil pronunciò il suo nome:
Enkurkur
.
137
Gli Igigi avevano (così) nominato tutti i loro nomi.
138
Ea (li) udì e il suo spirito cantò di gioia,
139
dicendo: «Colui il cui nome i suoi padri hanno glorificato,
140
lui, che il suo nome sia come il mio,
Ea
!
141
Che egli possa esercitare il dominio sull’organizzazione di tutti i miei riti;
142
tutti i miei comandi, sia lui che se ne prende cura(?)!».
143
Grazie ai Cinquanta Nomi, i grandi dei
144
hanno nominato i suoi Cinquanta Nomi, hanno reso preminente la sua posizione;
145
che essi siano memorizzati, che l’Anziano (li) commenti,
146
che il saggio e l’esperto si consultino insieme!
147
Che il padre (li) ripeta, e (li) insegni al figlio;
148
che (uno) istruisca il pastore e il mandriano,
149
così che questi non sia negligente nei riguardi dell’Enlil degli dei, Marduk:
150
che il suo paese sia fertile e che egli stesso sia in buona salute!
151
La sua parola è stabile, il suo comando non può essere revocato,
152
nessun dio ha mai potuto cambiare ciò che esce dalla sua bocca.
153
Quando guarda torvo, non volta la testa;
154
quando è arrabbiato, nessun dio può contrastare la sua ira.
155
Il suo cuore è insondabile, la sua mente vasta;
156
il colpevole e il criminale marciano davanti a lui.
157
Le istruzioni che un antenato aveva detto davanti a lui,
158
egli (le) mise per iscritto e stabilì che fossero ascoltate dalle generazioni future.
159
(Si sono esposte) le azioni (?) di Marduk, colui che ha creato gli dei e gli Igigi:
160
... che ..., che invochino il suo nome,
161
che facciano proclamare il canto di Marduk,
162
che ha incatenato Tiamat e si è impadronito della regalità.