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Enūma eliš - Traduzione - Tavoletta III
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Alberto ELLI
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“Ho gettato il tuo incantesimo e nell’assemblea degli dei ti ho esaltato;
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ti ho posto in mano la sovranità su tutti gli dei
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Sii dunque il più grande! Tu sei il mio solo amante!
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Che la tua reputazione sia superiore a (quella di) tutti gli Anunnaki!”
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Gli diede la tavoletta dei destini (e) la appese al suo petto:
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“Che il tuo dire non possa essere revocato! Che il tuo comando sia duraturo!”
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Ora che Kingu è stato elevato ed ha assunto il potere supremo,
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per gli dei, suoi figli, i destini ha decretato:
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“Che i vostri discorsi plachino il Fuoco;
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che il tuo veleno, quando si raccoglie, mortifichi la forza!”».
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Udì Anshar; (questo) discorso era grandemente perturbante;
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“Ahimè!” aveva gridato; le sue labbra aveva morso;
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il suo cuore era furioso, il suo spirito inquieto,
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ma contro Ea, suo figlio, il suo grido diventa debole:
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«Figlio mio, ciò che hai provocato con la tua ostilità è la guerra!
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Tutto ciò che hai fatto da parte tua, sii tu (ora) a sopportar(lo)!
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Sei andato ad uccidere Apsû,
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e Tiamat, che tu hai reso furiosa, dove è chi può fronteggiarla?»
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Saggio di consiglio, principe del giudizio,
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creatore della saggezza, il divino Nudimmud
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una parola riposante, un discorso pacificante,
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al padre suo Anshar gentilmente rispose:
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«Padre mio, cuore insondabile, che fissa il destino,
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al quale appartiene il (potere di) creare e distruggere!
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Anshar, cuore insondabile, che fissa il destino,
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al quale appartiene il (potere di) creare e distruggere!
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Ti dirò una parola; calmati subito!
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Ciò che ho fatto è buono: tienilo a mente!
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Prima che io uccidessi Apsû,
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chi c’era da vedere? Ora ci sono queste cose.
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Prima che mi affrettassi a sterminarlo, da me stesso (?),
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-
veramente io lui l’ho distrutto! - che cosa c’era?»
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Udì Anshar; (questo) discorso gli piacque;
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il suo cuore si tranquillizzò e ad Ea disse:
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«Figlio mio, le tue azioni ben si convengono a un dio:
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il (tuo) colpo irresistibile è furioso; tu sei capace ...
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Ea, le tue azioni ben si convengono a un dio:
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il (tuo) colpo irresistibile è furioso; tu sei capace ...
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Va' davanti a Tiamat; il suo assalto calma!
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Che la sua ira ... grazie al tuo incantesimo!»
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Ascoltò le parole di suo padre Anshar;
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prese la sua strada, per la sua via andò.
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Andò Ea a investigare i piani di Tiamat;
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si fermò, rimase immobile e ritornò indietro.
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Entrò alla presenza del grande Anshar;