Table of Contents Table of Contents
Previous Page  36 / 147 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 36 / 147 Next Page
Page Background

36

si sarcofagi in alabastro ed alcuni

resti di una mummia di giovane

donna d’epoca precedente a Ne-

terykhet, oltre a sigilli recanti il

nome ed i titoli di Imhotep. Le sei

gallerie meridionali ci hanno resti-

tuito una quantità enorme di vasel-

lame in alabastro per lo più, che tra

esemplari intatti e frammentari,

raggiunge il numero di 40.000 uni-

7

. Non è chiaro se questi vasi fu-

rono rotti di proposito per seguire

alcuni rituali, o se la loro rottura è

stata accidentale: infatti, in alcuni

casi, dei possibili crolli non spieghe-

rebbero la disposizione dei fram-

menti. Inoltre, su tale materiale, si

sono identificate più di 1000 iscri-

zioni, spesso ad inchiostro, di se-

rekh della I e II dinastia, e dei se-

guenti gruppi di segni:

Tornando in superficie, del cortile

del giubileo bisogna segnalare le

pietre rituali di confine, che erano

probabilmente parte del rituale

hAb

sd

, la cui piccola corte si estende

ad est con le sue cappelle rituali

dell’Alto e Basso Egitto; mentre ad

ovest ci sono dei vasti terrazza-

menti. Nella zona a sud-est della

piramide fu ripulito un cortile ret-

tangolare di 100x25 m circa sul cui

lato interno c’erano una serie di

piccole cappelle in calcare fine.

Queste erano formate da due ca-

mere ognuna, ma non si è certi della presenza di un tetto, per cui potrebbe anche trattarsi di cortiletti. Nel

caso si trattasse di cappelle, potrebbero essere state destinate a contenere statue di tutte le divinità d’Egit-

to, o dei nomos: interessante è la presenza su alcuni blocchi dei segni , presenti anche nel complesso di

Sekhemkhet. Direttamente ad est del tempio funerario, inoltre, furono eretti due edifici dal significato ritua-

le ancora incerto, che sono stati classificati come Casa del Nord e Casa del Sud, di certo parte del grande

dualismo presente in questo complesso, spesso ritenuto uno schema in pietra dell’Egitto dell’aldilà

8

. Infine,

la zona ovest del complesso, conosciuta anche come “Massiccio Occidentale”, è quella forse meno cono-

sciuta ed esplorata. Dai resoconti di scavo più antichi si evince la presenza anche in questa zona di un com-

plesso sistema di gallerie sotterranee che si estende per tutta la lunghezza del muro ovest della cinta, la cui

funzione è ancora dibattuta. Una delle ipotesi più recenti, include questa zona negli ingrandimenti del com-

plesso ed ipotizza che queste gallerie occidentali fossero parte di un complesso funerario preesistente da-

tabile alla fine della II dinastia

9

.

Complesso della piramide a gradoni di Sekhemkhet a Saqqara

Situato a 140 m a sud-ovest del complesso piramidale di Neterykhet questo monumento fu costruito a

Saqqara su un costone di roccia ad andamento nord-sud. Ciò determinò ampli lavori di terrazzamento arti-

ficiale e varie fasi di costruzione della piattaforma orizzontale di base. Il primo terrazzo fu intagliato nella roc-

cia nella zona est del lato nord, mentre per le altre zone fu alzato un terrapieno, attorno e sopra il costone

7 J.E. Quibell - ASAE 1934, n.34, pp.70-75 e ASAE 1935, n.35, pp.76-80

8 R. Stadelmann - Origins and development of the funerary complex of Djoser, p.800

9 R. Stadelmann - op.cit. pp.798. L’autore ipotizza che si possa trattare della tomba di Saqqara dell’Horus Khasekhemwy, anche se a questo sovrano è attribuita già una sepoltura ed un recinto cultuale ad Abido.

Entrata al complesso funerario di Djoser / angolo sud-orientale