Table of Contents Table of Contents
Previous Page  99 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 99 / 136 Next Page
Page Background

99

tamente nel quadro delle decorazioni di

interni delle case di epoca ellenistica e

trova qui motivo di confronto con altri

esempi documentati a Segesta, Lilibeo,

Solunto, Kossyra, Monte Iato. Tuttavia è

emerso che, i tipi provenienti dalla casa 1

di Finziade, risultano essere un unicum

nell’architettura domestica siciliana per

semplicità e per il fatto che presentano il

motivo dipinto su una kyma a modanatu-

ra liscia e non a rilievo e sovradipinta.

La diversa tecnica di lavorazione potrebbe

giustificarsi con una anteriorità della casa

1 rispetto ad altri esempi, quindi atte-

standosi a qualche decennio prima

dell’evoluzione del modello, collocabile tra

pieno II e I sec. a.C.; ma non si può escludere nemmeno il fattore economico che vede per

l’appunto una certa mediocrità e non la raffinatezza e la ricchezza delle case come quella

a Peristilio del Monte Iato o di Segesta. Le medie possibilità economiche degli abitanti di

Finziade si riscontrano anche nelle scelte delle decorazioni pavimentali dove l’assenza di

tessellati e di opus signinum altro non è che un segno di poca necessità di mostrare un

potere locale con una committenza certamente non di spicco. La maggior parte dei pavi-

menti sono costituiti da semplici ciottoli e malta che solo in un secondo momento vennero

rimpiazzati con la “moda” del tempo. La casa 1 (Fig. 13) oltre ad essere l’esempio meglio

conservato della tipica abitazione di Finziade ha restituito agli studiosi anche un tesoro,

importante non solo dal punto di vista intrinseco, ma anche per la valenza di testimonian-

za storica. Nel 1998 negli strati di crollo relativi al vano della sala per banchetti del piano

superiore è stato rinvenuto a 30 cmdal piano

pavimentale un tesoretto di monete in argen-

to costituito da 2 denari, 272 quinari, 169

sesterzi e da gioielli dalla squisita fattura cos-

tituiti da: 5 mezzi bracciali in lamina in oro e

anima in bronzo con alle estremità teste leo-

nine che imboccano una catenina in oro per

agganciare le estremità del bracciale (Fig. 14),

un anello d’oro con castone in pietra, ed una

retina per capelli sempre in oro con al centro

un medaglione con testa di Medusa (Fig. 15).

Accurate analisi numismatiche datano le

monete tra il 213 e il 210 a.C., mentre i gioielli

hanno una fattura che li data nel corso del III

sec a.C. Soprattutto per le monete si apre

una questione legata al fatto che non vi è

presente nessun esemplare della zecca sicili-

ana, ma le monete sono esemplari romani

coniati in Sicilia e rispondenti al nuovo siste-

ma del denario. Gli studiosi hanno varato

diverse ipotesi, ma resta il fatto che la datazi-

one delle monete, tra gli anni finali del III sec.

a.C., stride con i materiali rinvenuti nelle varie

stratigrafie che si attestano invece entro e

non oltre la metà del I sec. a.C.. Si ipotizza

che il gruzzolo sia stato occultato dal propri-

etario della casa nei primi anni della sua costruzione e poi dimenticato e mai più visto dai

successivi occupanti fino a quando un evento ignoto ha portato intorno alla metà del I sec.

a.C. all’abbandono sistematico delle case indagate di monte S. Angelo. Il tesoro, quindi,

potrebbe essere rimasto nascosto per quasi 150 anni e costituisce l’unico materiale di

valore trovato tra gli strati di crollo. L’apporto degli scavi di Finziade viene a costituire un

tassello fondamentale per lo studio dell’urbanistica e dell’architettura domestica in Sicilia

Fig.12 / Casa 1. Cornice con kyma lesbio trilobato dagli ambienti superiori.

Licata (AG) / fonte:

G.F.LA

TORRE, I sistemi di decorazione parietale nella

Sicilia ellenistica: il caso di Finziade, Bollettino di archeologia on-line, Inter-

national congress of Classical archeology meetings between cultures in the

ancient Mediterranean (Roma 2008).

Fig.13 / Ripresa aerea della Casa 1, Licata (AG) / fonte:

G.F.LA

TORRE, Dall’Eknomos a Phintias:

considerazioni sulla topografia del territorio di Licata in epoca storica, Megalai Nesioi. Studi dedi-

cati a Giovanni Rizza per il suo ottantesimo compleanno, ”Studi e materiali di archeologia medi-

terranea”, 3, Catania 2005, pp.91-114.