Table of Contents Table of Contents
Previous Page  95 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 95 / 136 Next Page
Page Background

95

mos, forse fortezza di Falaride, e dall’al-

tro Agatocle che occupava un altro dei

fortini di Falaride che da lui aveva preso

il nome di Phalarion

9

. La morte del tiran-

no siracusano Agatocle nel 289 a.C. e i

vari tentativi di presa del potere dei

tiranni locali che cercano di approfittare

del momento di disordine interno per

creare un piccolo impero e intromettersi

negli scontri tra Siracusa e Cartagine,

vedono l’emergere di Phintias, tiranno

di Agrigento, che a partire dal 289 a.C.,

servendosi di un gruppo di mercenari di

origini italiche, i Mamertini, distrugge

Gela e ne deporta gli abitanti in una

nuova città da lui fondata che prenderà

nel 282 a.C. il suo nome, Finziade. Anche

un celebrepassodi Diodoro (Diod.,XXII,2)

ne testimonia la veridicità storica: “

Finzia

fondò una città e la chiamò Finziade, man-

dandovi a popolarla gli abitanti di Gela. La

nuova città sorse presso il mare. Distrusse

le mura e le case di Gela e ne trasferì la

popolazione a Finziade, dove aveva fatto

costruire una cerchia muraria, una notevole agorà e templi degli dei.

” La nuova polis, conside‑

rata anche l’ultima fondazione greca di Sicilia, si vede ricordata anche in altre occasioni:

nella prima Guerra Punica nel 249 a.C. quale teatro di scontro marittimo tra Romani e Car-

taginesi, episodio narratoci sia da Diodoro (Diod.,XXIV,1) che da Polibio (Pol.,I) che non men-

ziona però la città e poi successivamente da Cicerone, intorno al 70 a.C., in un passo delle

Verrine (Verr.,II,3,192.). Si ritiene che Finziade abbia raggiunto il suo massimo splendore

proprio in epoca repubblicana dopo la costituzione della

provincia con l’importante ruolo di città portuale, ma che

già in epoca imperiale abbia perso quel ruolo di pre‑

stigio in seguito alla conquista augustea dell’Egitto che

diviene così il “nuovo” granaio di Roma. Da Plinio (Natu-

ralis Historia III,91) sappiamo che venne inserita assieme

ad altri centri tra le civitates stipendiariae, soggette cioè a

pagare un contributo in denaro (lo stipendium); la città

viene ricordata poi dal geografo Tolomeo (III,4,7) del II sec

d.C. e infine, con il nome corrotto di Plintis, come stazione

di sosta in un itinerario costiero (per maritima loca) data-

bile tra la fine del II e gli inizi del III sec d.C. (Itinerarium

Antonini 95,5). Nelle fonti si parla sempre di Finziade come

città portuale con uno sviluppo più evidente nell’epoca

repubblicana, paragonata per importanza a città come

Halesa e Catania, e del suo ruolo nello smistamento dei

prodotti verso l’entroterra della regione che caratterizzerà

poi a lungo la storia della città moderna. Le ricerche con-

dotte sul monte S. Angelo

10

(Fig. 3) e lungo il versante

meridionale mostrano che i settori relativi all’abitato, a

partire dalla metà del I secolo a.C., subiscono un progres-

sivo abbandono che in epoca imperiale sarà totale. Non si

conosce la vicenda della parte pubblica della città, occu-

pata oggi dal cimitero moderno, ne dei quartieri posti ai

piedi della collina e a ridosso del porto, dove si è sviluppa-

ta la città medievale e moderna. Un clima di abbandono

9 Si veda a tal proposito G. F. LA TORRE. Dall’Eknomos a Phintias: considerazioni sul territorio di Licata in epoca storica. In: R.Gigli (a cura di), Megalai Nesioi. Studi dedicati a Giovanni Rizza

per il suo ottantesimo compleanno, Studi e materiali di archeologia mediterranea 2 (Catania 2005).

10 G. F. LA TORRE, I recenti scavi sul Monte S. Angelo di Licata, in C. Carità (a cura di), Licata tra Gela e Finziade. Atti del seminario di studi per la valorizzazione storica ed archeologica di Licata

e del suo territorio, Licata 12 Marzo, 16 e 30 Aprile 2004 (Ragusa 2005) 167-186.

Fig.4 / Pianta degli scavi 2003-2005 sul Monte S. Angelo di Licata (AG)

fonte A.TOSCANO RAFFA, C.TERRANOVA, Finziade: scavi e ricerche, in

Forma Urbis, XVI, 6, Giugno 2011, pp.34-40.

Fig.5 / Distribuzione del materiale e planimetria delle case, Licata (AG)

fonte

G.F.LA

TORRE, Finziade. L’ultima fondazione greca di Sicilia. Guida agli

scavi di Monte S.Angelo di Licata, Agrigento 2008, pag 30