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I Saluti da tebe

L’articolo di Paolo Bondielli “Una misteriosa iscrizione geroglifica sulla grande piramide di Giza”, apparso sul

primo numero di

MediterraneoAntico

, digital magazine di

Egittologia.net,

che riporta anche la traduzione da me

data, nel lontano 1997, dell’iscrizione fatta incidere da Lepsius nel 1842 durante la sua grandiosa spedizione in

Egitto (1842-1845) mi ha richiamato alla mente un articolo che avevo tanto tempo fa letto sulla rivista Kemet e

che avevo trovato interessante perché riportava un’altra iscrizione fatta successivamente compilare dal Lep-

sius.

In quel periodo, siamo tra novembre 1844 e marzo 1845, Karl Richard Lepsius (1810-1884) e i suoi cinque

compagni d’avventura – l’architetto Georg Gustav Erbkam (1811-1876), di Glogau (Schlesien); i due fratelli Wei-

denbach. Maximillian Ferdinand (1823-1890) e Theodor Ernst (1818-1884), uno pittore e l’altro grafico, di Naum-

burg an der Saale, Sachsen-Anhalt

1

; il pittore Freidrich Otto Georgi (1819-1874) e la guida egiziana ‘Awad (1773-

1853) – si trovavano a Tebe, avendo preso dimora nella cosiddetta “casa Wilkinson”, l’abitazione che John

Gardner Wilkinson (1797-1875), noto in Egitto come Ismā‘īl Effendi, il celebre egittologo inglese autore dei sei

volumi di Manners and Customs of the Ancient Egyptians, aveva costruito nel 1830 ampliando una tomba

rupestre nella necropoli di Sheikh Abd al-Qurna, sulla sponda occidentale, di fronte a Luxor. Ed è qui, per i

numerosi visitatori che venivano a fargli visita, che il 23 dicembre 1844, giorno del suo 34mo compleanno,

Lepsius decise di approntare un libro degli ospiti, sul quale costoro potessero apporre le loro firme e comuni-

care non solo “

notizie su di sé e sui loro sentimenti qui suscitati, ma anche condividere le loro osservazioni su tutto

ciò che vedono o sentono sulle nuove scoperte o distruzioni o cambiamenti

”, così come lo stesso Lepsius scrive

nell’introduzione del libro

2

.

Alla sua partenza dall’Egitto, Lepsius lasciò il libro nelle mani della guida

‘Awdad e alla morte di questi, nel 1853, esso passò in possesso di Todrus

Bulos e del figlio Moharb; copti, essi erano entrambi agenti consolari prussia-

ni in Egitto (dal 1871, tedeschi) e gestivano in Luxor un commercio di antichità.

Alla morte di Moharb Bulos, il libro venne in possesso di un tedesco e rimase

in mani private tedesche fino al 22 maggio 2002, quando, messo all’asta ad

Hamburgo, fu acquistato dall’

Ägyptischen Museum und Papyrussammlung

di

Berlino. Dell’esistenza di questo libro, del quale tuttavia ben poco si conosce-

va

3

, già nel 1844-1845 lo stesso Lepsius aveva dato notizia in una sua lunga

lettera da Tebe del 25 febbraio 1845. Così, infatti, l’illustre egittologo scriveva:

L’inverno qui, come in tutti gli altri luoghi, è la stagione della socievolezza. Non

passa una settimana che non vediamo tra noi numerosi ospiti. Un libro degli

ospiti che ho posto qui per futuri viaggiatori, e fornito di un’introduzione, fu inau-

gurato a capodanno dalle nostre stesse firme. Da allora, più di trenta nomi sono

1Erbkam e i due Weidenbach sono ricordati anche nella stele fatta incidere da Lepsius sull’ingresso della piramide di Cheope. Recentemente negli archivi del South Australian Museum di Adelaide è stato riscoperto un diario

scritto da Maximillian Weidenbach (alla fine del 1849 si era trasferito in Australia, quale console prussiano) nel quale, tra l’altro, sono descritti i tre anni (1842-1845) che l’artista tedesco, specializzatosi nella copia dei geroglifici,

aveva trascorso in Egitto al seguito della spedizione del Lepsius (cfr.

http://www.samuseum.sa.gov.au/media/unlocked/mystery-of-ancient-egypt-diary-uncovered

). Molti interessanti dettagli sul reclutamento da parte di

Lepsiusdeidue fratelliWeidenbachesulla loropartecipazioneallaspedizionescientificaprussianasonostatirecentementepubblicatidalloStadtmuseumNaumburg(Naumburgè lacittànataledeidue fratelli) inVonNaumburg

bis zum Blauen Nil (vedi

http://weidenbach1790to1860.tripod.com/from_naumburg_to_the_blue_nile.html

). Ulteriori notizie sulla spedizione si possono trovare anche sui tre volumi del Tagebuch meiner egyptischen Reisen

dell’Erbkam, consultabili in Rete (vedi

http://www.deutschestextarchiv.de/

book/show/erbkam_tagebuch01_1842).

2Citato in H. KISCHKEWITZ, “Die Salamat von Theben. Richard Lepsius’ Gästebuch von 1844”, p. 58.

3 Unaprimapubblicazionededicataaquesto

GästebuchoFremdenbuch

(libro,oregistro,degliospiti)–un librettodi36pagine, inottavo,diRudolphSaid-Ruete(1869-1946),dal titoloEinFremdenbuchausTheben,editoaBerlino

da Liebheit & Thiessen nel 1900 - era rimasta praticamente sconosciuta. E non miglior fortuna aveva avuto l’articolo di L. KEIMER, “Un livre des voyageurs institué à Thèbes par Karl Richard Lepsius (23 décembre 1844)”,

Glanures

III

, Cahiers d’Histoire Égyptienne, Héliopolis, Série VII, Fasc. 4-5-6, Décembre 1955, pp. 300-314.

Alberto

Elli

EGITTO

IN PILLOLE

www.gitta-warnemuende.de/kuns10_2.htm