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gitto, che, secondo l’ebraismo rabbinico, sarebbe avvenuto 2448 anni dopo la creazione del mondo,
quest’ultima avvenuta nel 3761 a.C.; Ibidem, p. 451): il 1844 d.C., pertanto, corrisponde all’anno 3166 (=
1322+1844) dall’inizio dell’anno sothiaco del regno di Merneptah.
sw HAt (nt) Ast (?)
: tradotto “(Jahr 3166)
des Sothis-Jahres” inH. KISCHKEWITZ, “Die Salamat von Theben. Richard Lepsius’ Gästebuch von 1844”,
p. 59. L’espressione, nella forma
compare anche nel testo della piramide di
Cheope ed è stato tradotto con “(from) the commence ment of the Sothis period” dallo stesso Lepsius
(R. LEPSIUS, Letters from Egypt, Ethiopia and the Penin sula of Sinai, p. 57). Penso possa ipotizzarsi una
lettura
sw HAT rnpt (?) nt Ast/Spdt
“giorno” (? grafia fantasiosa di
sw
“giorno”?) inizio dell’anno di Sothis”.
La grafia di Ast, propriamente “Isi”, sta chiaramente per
Spdt
“Sothis”, reso con il segno St.
hrw ms 54 ^impwllywn
: anche Jean François Champollion era nato il 23 dicembre, del 1790, vent’anni
esatti prima di Lepsius, il quale, sicuramente, avrà interpretato il fatto come un segno del destino.
3) Metà destra in basso
(
)
anx pr n Wylqynswn im(y) m(?) ipt-swt
Che viva la casa di Wylkinson, qui in Ipet-Sut
anx
: la traduzione qui data è quella della Kischkewitz (“Es möge leben das Haus …”; H. KISCHKEWITZ, “Die Sala-
mat von Theben. Richard Lepsius’ Gästebuch von 1844”, p. 59). Probabilmente, però, il segno anx non è da
leggersi (come nel bordo superiore, esso svolgerebbe soltanto la funzione di “separatore centrale” delle iscri-
zioni), trattandosi qui semplicemente del luogo al quale si riferisce la data della successiva iscrizione.
Imy m:
o semplicemente imy “che è in”.
Ipt-Swt
: propriamente Luxor; qui da intendersi come “Tebe”, in senso largo, comprendente anche la
sponda occidentale.
4) Metà sinistra in basso
(
)
HAt-sp 1844 Abd 12 hrw 23 n p(A) NTr nty nHm
Anno 1844, mese 12, giorno 23 del Dio Salvatore
HAt-sp
: anche qui semplicemente per “anno” di un’era, quella cristiana, non di un regno.
hrw
: per il classico sw “giorno”, utilizzato nelle datazioni.
n pA NTr nty nHm:
“del Dio che salva”, ossia di Cristo.
Il libro è costituito da 205 pagine e contiene più di 2600 firme, lasciate da visitatori provenienti da 32 diversi
Paesi, appartenenti alle più diverse classi sociali e professioni. Le prime, in data 1° gennaio 1845, sono le firme
dei membri della spedizione; le ultime sono del 16 gennaio 1973. Tra i tanti, si ritrovano i nomi di molti membri
della nobiltà tedesco-prussiana: Luitpold Wittelsbach, principe reggente di Baviera, il conte Wolff Metternich, il
principe di Thurn und Taxis, il conte e la contessa di Esterházy, i principi prussiani Karl Heinrich e Freidrich Karl,
l’ultimo kaiser tedescoWilhelm II. Ma compaiono anche i nomi di persone legate all’egittologia, come quello del
collezionista di papiri Rainer Herzog, del commerciante di antichità egiziane Otto Theodor Graf, nonché dello
stesso mecenate Lord Carnarvon. E inoltre studiosi come Johannes Dümichen, Édouard Naville, Ernst von