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approfondimenti
dare definitive conferme. Sono però stati pro -
posti al cuni in dici
39
dal
CFEETK
per de finire
l’intervallo di t empo in c ui il mo numento p o-
trebbe essere stato costruito.
Primo elemento da cui si parte per datare l’edi-
ficio è l’erezione dei due obelischi, rappresen-
tati nel settimo registro del muro Sud (blocco
302), nell’anno 16 di H atshepsut: la Capp ella
Rossa deve essere neces sariamente po ste-
riore, forse dell’anno 17, se è su lle su e mede -
sime pare ti raffigurata t utta la desc rizione
dell’estrazione, preparazione e consacrazione
dei due monoliti, che si trovavano tra il IV e V
pilone. Inoltre la regina aveva racchiuso la cap-
pella per la barca all’interno di una serie di sale
e annessi, chiamati
Sale di Hatshepsut
.
Il podio su cui l’insieme poggia è contempora-
neo al la Cappe lla Rossa, come dimo stra
un’iscrizione ritrovata nel 1904 da G. Legrain
40
sul muro nord di questi ambienti.
Restano sol amente t re linee d i testo e alc uni
geroglifici sparsi di questo blocco, deliberata-
mente danneggiato da Thutmosi III e posizio -
nato co me mo ntante per la porta all’ango lo
nord/ovest dei vani da lui fatti edificare per il
culto ad Amenhotep I
41
. L’iscrizione si legge da
destra a sinistra e nella t erza riga è chiara -
mente menzionato l’anno 17
42
.
Termine
post quem
sono le tre porte del san-
tuario; ne l
Testo del la Gi ovinezza
43
collocato
da Thu tmosi III ne l la to sud de lle Sal e sud di
Hatshepsut si menzionano oltre ad altri edifici
fatti innalzare durante la correggenza, come il
Netjery Menu
, proprio le tre porte d ella Cap-
pella Ro ssa di Hatshepsut, riconosciute da i
loro nom i,
Menkheperra-Djeser-fau-Amon
,
Menkheperra-men-hesu-kher-Amon
e
Menkhe-
perra-ur-bau-Amon
, di cui il sovrano si arroga
la costruzione e di averle placcate in elettro
44
.
Per quanto rigu arda l ’architetto, dov rebbe
trattarsi di Senenmut
45
, onnipresente f unzio-
nario pe r i tre quarti de l regno della r egina e
scomparso dalle fonti epigrafiche verso l’anno
16
46
.
Di certo è stato ritrovato il suo nome scritto in
inchiostro rosso
47
sulla prima delle tre las tre
delle f ondament a del Ses to Pilone, v icino a
dove so no s tati ri trovati i depos iti di fo nda-
zione a nome dei due sovrani
48
.
Se dunque Senenmut presiedette a lle opera-
zioni per l’innalzamento del Pilone, cronologi-
camente anteriore alla Cappella Rossa, è molto
probabile che la costruzione del Santuario per
la Barca di Amon sia da attribuire a lui, inqua-
drando l’ edificio in un progetto ambizioso e
vasto, che c omprendeva il Se sto P ilone, la
corte an teriore alla struttura, il p odio con la
Cappella e le Sale d’offerta che la cingevano
49
.
Incompiuta alla morte della regina
50
, la costru-
zione fu terminata
51
da Thutmosi III
52
, il quale
tuttavia lasciò l’ottavo registro del muro Nord
senza decor azione e , in spiegabi lmente, dopo
aver installato anche due pilastri e un baldac-
chino davanti all’ing resso occidentale, fece
smontare il complesso per costruire un nuovo
santuario in granito, demolito a s ua volta da
Filippo Ar rideo, la cui costruzione si pu ò tut -
tora visitare
53
.
To be continued..
GIULIA NICATORE
Note:
1 I volumi sono due, BURGOS, LARCHÉ 2006 e BURGOS,
LARCHÉ 2008.
2 Oltre a numerosi articoli e studi, nel cor so del tempo,
su riviste e periodici.
3 Per una descrizione dettagliata della struttura dell’edi-
ficio cfr. LACAU, CHEVRIER, 1977, pp. 3 -30 e BURGOS,
LARCHÉ 2008, pp. 11-14..
4 Per la tipologia di materiale utilizzato cfr. DE PUTTER,
KARLSHAUSEN 1992, pp . 97-99; DE PU TTER, KAR -
Burgos, F., Larché, F., La chapelle Rouge. Le sanctuaire de bar-
que d'Hatshepsout. Vol. I, Paris 2006