

la vita lavorativa
(premessa)
La grande rilevanza delle attività manuali venne sancita per la prima volta dagli autori dell’“Encyclo-
pédie des sciences desartes et desmétiers” che,nel 1751, ne dichiararono l’effettiva importanza. Infatti
queste, sulla scorta delle idee formatesi dapprima nelle antiche società indoeuropee e riprese in se-
guito dal pensiero filosofico greco, non erano mai state prese in considerazione nei trattati storiogra-
fici. Presso la civiltà egizia invece esse ricevettero il giusto riconoscimento: nessun Paese dell’antichità
ci ha infatti lasciato una così vasta testimonianza delle proprie attività lavorative. Tuttaviaquesta do-
cumentazione è ben lungi dal potersi considerare completa: infatti i dati pervenutaci dai testi edalle
pitture si riferiscono principalmente ad attività che interessavano lo Stato, come le grandiose imprese
edili. Nelle tombe, dall’Antico Regno in poi, innumerevoli sono le rappresentazioni dell’uomonell’atto
di lavorare: troviamo l’alevamento del bestiame (come ad esempio nella mastaba di Mereruka a Saq-
qara, databile alla VI dinastia, nella quale è raffigurato il tentativo di addomesticamento addirittura di
una iena) le attività agricole, la produzione di cibi e bevande, la fabbricazione di imbarcazioni, la lavo-
razione di metalli, pietra, cuoio, legno, ed ancora la costruzione di grandiose opere.
speciale deir el-medina
il villaggio operaio
di deir el-medina
di Alessandro Rolle
Mastaba di Mereruka, addomesticamento di una iena