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seum Jill Cook. La nuova ricostruzione darà un'idea
molto più chiara dell'originale. In particolare, la parte
posteriore del collo sarà più accurata, il bracciodestro
sarà più completo e la figurasarà di pochi centimetri
più alta. La successiva indaginemediante radio-data-
zione al carbonio sulle ossa presenti negli strati adia-
centi ha p ermesso di p osticipare l a datazione
precedentemente ritenuta valida (32 mila anni fa) a
40.000 anni di età. Teoriache dovrebbe trovare con-
ferma dopo il completamento della ricostruzione, at-
traverso la datazione, sempre al radiocarbonio, di
minuscoli frammenti non utilizzati dell'avoriodimam-
mut. Alcuni elementi scolpiti sono stati trovati in altre
regioni, e sono un po'più vecchi, masi trattadi modelli
semplici, non figurativi. Ciò che colpiscenello scultore
dell'uomo-leone è la capacità immaginativa e non
semplicemente raffigurativa: non c'è la semplice rap-
presentazione di forme ma, come sottolinea Cook,
"non è necessarioavereun cervello con un complesso
di corteccia pre-frontale per formarel'immaginemen-
tale di un essere umano o di un leone, ma non è la
stessa cosa per rendere la figuradi un leone-uomo".
La scultura di Ulm getta quindi ulteriore luce sull'evo-
luzione dell'homo sapiens. I conservatori hanno pro-
vato afare unacopia dell'uomo-leone, calcolandoche
ci sarebbe voluto il lavorodi almeno quattrocento ore
di uno scultore altamente qualificato, che utilizzasse
strumenti di selce (lavoro di due mesi alla luce del
giorno). Ciò significa che l'intagliatoreavrebbe dovuto
essere curatoenutritoda cacciatori-raccoglitori, il che
presuppone uncerto grado di organizzazione sociale.
C'è undibattitoin corso su ciò che rappresenti l'uomo-
leone, e se fosse collegato allo sciamanesimo e al
mondo degli spiriti. Inizialmente, si sperava che l'origi-
nale dell'uomo-leone fosse presentatoalla mostradel
BritishMuseum, ma questo non si è rivelato possibile
perché i conservatori hanno bisogno di tempo ulte-
riore perricostruirela figura il più accuratamentepos-
sibile. Il Museo di Ulm ha ora intenzione di svelare
l'originale nel mese di novembre.
Fonte:
www.liutprand.it26/08/2013
11)
IL PRINCIPE ETRUSCO GUERRIERO ERA UNA
PRINCIPESSA
Gli archeologi hanno datol'annuncio poche settimane
fa e già, come anticipato, la tomba della necropoli di
Tarquinia ha rivelato lasua primasorpresa. Il sepolcro
sigillato apparterebbe ad una principessae non ad un
principe come dichiarato in prima battuta dagli stu-
diosi. La tomba è solo l'ultima scoperta avvenuta in
un grandespazio ancora daesplorare dell'enormene-
cropoli di Tarquinia, nell’area del "Tumulo della Re-
gina". Gli esperti sono convinti che lì vi siano stati
deposti sovrani e principi etruschi. All'interno sono
stati trovati numerosireperti comearmi, vasellami, un
aryballos, un unguentario, vasi votivi, gioielli e sigilli.
Gli archeologi e Lorenzo Benini, patron di Kostelia
Group, sono convinti che la tomba custodisca altri te-
sori. Nella camera funeraria sono stati rivenuti due
letti funerari scavati nella roccia contenenti due sche-
letri. Uno dei due scheletri porta una lancia, l'altro è
parzialmente incenerito. Inizialmentesi pensava cheil
secondoscheletrofosse dellamogliedel guerrieroma
l'analisi delle ossa ha rivelato che lo scheletro con la
lancia, più grande dell'altro, è invece di una donna tra
i 30/40anni, mentre ilsecondo scheletro, più piccolo,
appartiene adunuomo. La lancia chein unprimo mo-
mento aveva trattoin inganno gli archeologi sarebbe
stata posta come simbolo di unione tra i due defunti.
Tuttavia l'archeologo Weingarten è di un'altra opi-
nione, sostiene infatti che la presenza dell’armasullo
scheletro, sia un segno distintivo dell'alto lignaggio
delladonna.
Fonte:
www.antikitera.itle news