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1)
LA DISTRUZIONE DE I TESO RI EG IZI
Dopogli scontri sanguinosi avvenuti in Egitto nelle ul-
time settimane, anche il patrimonio archeologico ha
subito un duro colpo con il saccheggio del museodi
Mallawi. Situatocirca 300 chilometri a suddel Cairo,
il museo è statoaperto nel 1963per esibire i reperti
trovati nele vicinanze dellacittà. "Il museo conteneva
preziosissimi manufatti,molti dei quali non ancora stu-
diati", dice Salima Ikram, egittologa pressola Ameri-
can University del Cairo.
I saccheggiatori sarebbero entrati nel museo mentre
i sostenitori del recentemente depostopresidente Mo-
hamed Morsi tenevanoun sit in di protesta nei giardini
del museo. Dei 1.089manufatti in mostra, circa 1.000
mancano all'appello; dopo il saccheggio, altri delin-
quenti locali sonoentrati nelmuseo distruggendo ciò
che erarimasto. È l'ultimo episodio di una serie di at-
tacchi al patrimonio archeologico egiziano iniziata nel
2011 con l'incursione al museo egiziodel Cairo.
Quello dei sacchegginonè certo un fenomenoinedito
in Egitto; quella che è cambiata di recente è la dimen-
sione del fenomeno: la vendita di oggetti antichiè un
businessglobale in continuaespansione. Molti egitto-
logi stanno pubblicando le immagini dei reperti scom-
parsi sui social mediapercercare di frenarne iltraffico.
Su Facebook il gruppo “Egypt'sHeritage Task Force”
ha pubblicato circa 900foto di manufatti scattate dai
turisti negli ultimi anni. Nel frattempo, le autoritàegi-
zie hanno inviatoun catalogo - in arabo e in inglese -
degli oggetti mancanti al sito dell'UNESCO.
Fonte:
www.nationalgeographic.it15/08/2013
2)
SANT ORINI , NOVITÀ SUL C ATACLISMA
CHE SEG NÒ I L DE CLINO DEL LA CIVILTÀ
MINOICA
L'esplosione vulcanica di Santorini, dalla quale sembra
aver avuto origine la leggenda di Atlantide, è stata si-
curamente una d elle pi ù s ignificative della storia
umana. Il cataclisma, che,oltre ad aver posto fine alla
civiltà Minoica, ebbe anche importanti conseguenze
per l'antico Egitto, sarebbe avvenuto all'inizio del-
l'estate: lascoperta si basa sullostudio di alcuni insetti
fossili rinvenuti all'interno di un antico vaso prove-
niente da Akrotiri.
Studi precedenti avevano stabilito che l'eruzione av-
venne tra il 1627 e il 1600 a. C., ma fino adoranon si
sapeva in quale periodo dell'anno fosseavvenuta. In
un recente articolo pubblicato sulla rivista Naturwis-
senschaften, Eva Panagiotakopulu, paleoecologa ed
entomologa dell'Università di Edimburgo, in Scozia, e
colleghi, sullabasedi alcuni insetti rinvenuti in un pic-
colo vaso contenente semi di piselli dolci scoperto in
un insediamento dell'età del bronzo ad Akrotiri, so-
stengonoche l'eruzione sisarebbe verificata inun pe-
riodo compreso tra giugno e i primi di luglio.Infatti,
spiegano gli scienziati, solo in questo breveperiodo
l'insetto- una speciedi coleottero - avrebbe avuto l'op-
portunità di infestare le colture e quindi di finire nela
zona di stoccaggio delle derrate.
Spesso definita come la "Pompei del mondo egeo",
Akrotiri in seguito all'eruzione venne sepolta da uno
strato di cenere e pomice che hacontribuitoalla con-
servazionedel sito permigliaia di anni."I semi infestati
sono stati scoperti in una delle camere al piano terra
della cosiddetta casa occidentale" - un edificio a più
piani situato nella parte nord-ovest della città - "che
veniva utilizzato per lo stoccaggio delle derrate ali-
mentari", ha spiegato Panagiotakopulu. Anche se il
vaso con i semi e gli insetti venne trovato circa 50 anni
fa, solo di recente grazie allo sviluppo di nuove tecni-
che per la datazionedegli insetti, gli scienziati hanno
capito che il repertopoteva essere utilizzatoa datare
con maggiore precisione l'eruzione. "L'idea è nata
molto più tardi", ha dettoPanagiotakopulu, "ed è il ri-
sultato di uno studio più ampio sui fossili di insetti di
vari sitiarcheologici". Utilizzandounnuovometodo di
pretrattamentoper la datazione al radiocarbonio dela
chitina, la proteinachecostituisce i gusci degli insetti,
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a cura di Laura Cigana