sarà coe sa, se si lavo rerà bene e s e i l nostro
lavoro sarà visibile, sono sicura che gli sponsor
arriveranno, ma ad esso non mi po ngo il pr o-
blema del marketing.
La sua nomina alla Fondazione è comunque
un segno di continuità: nell’ambito della sua
famiglia, infatti, si ricorda un avo che effettuò
degli scavi in Egitto…
Certo è pr oprio Erne sto Sc hiaparelli! Er a pa -
rente de lla nonna, anc he s e non ri cordo per -
fettamente il grado esatto di parentela. Mio
padre lo ha conosciuto ed in famiglia erano nu-
merosi i racconti su questo personaggio. La fa-
miglia Schiaparelli era una famiglia storica del
biellese e G iovanni Battista Sc hiapparelli è
stato il progenitore, qu ello che i n seguito ha
dato or igine alla f amosa industria farmaceu-
tica e v edeva in E rnesto u no “ sprecone” che
andava a scavare in Egitto! Anche per me co-
munque l’ Egitto sus cita un g rande fasc ino, ci
sono stata tre volte e ho un ottimo ricordo di
quei viaggi.
Una curiosità legata a l c ognome è come s ia
corretto scriverlo, con una o due p? Di fatto,
benché la famiglia fosse la stessa, il mistero fu
causato da u n errore d i t rascrizio ne d i uno
scrivano dei primi dell’800: la dicitura corretta
e ori ginaria è Sch iaparelli, eccezion fatta per
l’imprenditore farmaceutico che scelse di non
correggere “l’errore” sui suoi documenti e la-
sciando c he la sua a zienda omonima diven-
tasse la nota “Schiapparelli”.
Sono previsti, come già accade per altri
musei nel mondo, partecipazione dell’Egizio
a missioni di scavo?
In questo momento non penso, ma è una que-
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il nuovo museo egizio
”
“
”
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