

c u l t u r a
Risale al 1884 la scoperta della Grande Iscrizione di Gortina, definita “
la Regina delle Iscrizioni
”, proprio
perché rappresenta la più grande epigrafe che sia stata finora rinvenuta in Grecia.
Essa racchiude il Codice delle Leggi di Gortina: si tratta del più antico testo legale d’Europa contenente
informazioni fondamentali di una tipica città cretese circa i diritti personali dei cittadini liberi e degli
schiavi, le procedure di eredità, adozione e divorzio, l’applicazione delle leggi, nonché la vita sociale ed
economica nel periodo attorno al 500 - 450 a.C.
La grande e antica città di Gortina, situata nella parte centro - meridionale dell’isola di Creta, ha da sem-
pre rivestito importanza fondamentale per i sui miti, la sua storia ed anche per le sue tradizioni locali.
Grandi divinità, come Zeus, Europa e Demetra, ma anche semidei, eroi e re, quali Minosse, Radamante e
Gortys, o ancora Iasione ed il Minotauro, sono i protagonisti dei suoi miti.
Tuttavia a Gortina possono essere ricondotte anche grandi figure del Cristianesimo, come i Dieci Santi
Martiri
1
oppure gli apostoli Tito e Paolo
2
.
Esaminando la tradizione mitologica della città, partendo dalla fondazione, si viene subito a conoscenza
della mitica unione tra Zeus - toro ed Europa, scena raffigurata anche sulla corrente
moneta del valore di due euro
3
.
(1)
Proprio sul luogo in cui avvenne l’unione divina, sarebbe stata in seguito fon-
data la più antica agorà di Gortina, con il suo Ekklesiasterion ed il suo
Odeon.
Sempre secondo il mito, sarebbe stato proprio negli assolati campi gor-
tini che il toro regalato da Posidone al re Minosse si sarebbe accoppiato
con la regina, nonchè moglie di quest’ultimo, Pasifae. Da tale unione
ebbe origine il terribile Minotauro.
Rimanendo ancora in tema di legami mitici, in questi stessi terreni ri-
gogliosi e ben coltivati, la grande dea dell’agricoltura e della fertilità,
Demetra, si sarebbe unita col leggendario Iasone, generando Plutone.
A ben vedere, dunque, la città di Gortina è protagonista di una serie di va-
riegate tradizioni mitologiche. Ad accrescere la sua importanza e il suo va-
lore si rileva, senza ombra di dubbio, la fondamentale testimonianza Omerica.
Nell’Iliade
4
, Omero cita Gortina come
teiciÒessa
, in altre parole
dotata di mura
.
Lagrande Iscrizione
del
codice di leggi
di Gortina
di Fabiana Fuschino
1. Nel 250 d.C., i Dieci Santi (Haghii Deka), perseguitati dall’im-
peratore Decio, furono martirizzati a Gortina, all’interno dell’an-
fiteatro, il cosiddetto
Alonion
. Verosimilmente, il loro
martyrion
(tomba dei martiri) si trova nelle località Spilious e Haghia
Limni, nei pressi del villaggio; successivamente i martiri furono
beatificati, divenendo i santi protettori dell’insediamento che
da loro prese il nome; la chiesa, eretta in loro onore, fu edificata
in seguito, nel punto in cui questi vennero uccisi.
2. Cristoforo Buondelmonti, viaggiatore del XV secolo, riferisce
come Tito discendesse dalla stirpe del re Minosse di cui indivi-
duò il palazzo sull’acropoli di Gortina. Lo stesso Tito fu martiriz-
zato a Gortina e in suo onore venne eretta la chiesa tutt’oggi
identificabile nella basilica a cinque navate che sorge a nord del
villaggio di Mitropolis. Quanto all’apostolo Paolo, secondo la tra-
dizione, fu egli stesso a diffondere a Gortina la Parola di Dio,
nominando proprio in questo luogo, il suo allievo Tito primo ve-
scovo della chiesa di Creta.
3. Secondo il mito, Zeus, giunto in Frigia ed “
infiammato
d’amore
” alla vista dell’incommensurabile bellezza della splen-
dida Europa, assunse le sembianze di un toro dal candore abba-
gliante e dalle corna simili ad un quarto di luna; il padre degli
dei, rapita la fanciulla, la condusse a Creta dove, sulle rive del
fiume Leto e sotto un ombroso platano, si unì con ella; da que-
sto momento, il platano, secondo la tradizione, in ricordo di tale
amore, conserva il privilegio di non perdere mai le foglie. Dalla
coppia divina nacquero tre figli, Radamante, Sarpedone e Mi-
nosse, ritenuto il mitico fondatore della città di Gortina. Grimal,
1969, pp. 273 - 275.
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(1) 2 euro mito Zeus-Europa