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vigo, ed il reperto più conosciuto per il suo valore

storico è senz’altro ACCE00463, il modello sarco-

fago in legno stuccato e dipinto con tracce di do-

ratura, (fig. 6, lunghezza cm 28), che doveva

contenere una statuina ushabti. Tale reperto ap-

parteneva al corredo funerario del principe Iahmes

detto Sapair, primogenito di Seqenenra-Djehuty-

Aa, penultimo faraone della XVII Dinastia (1645-

1550 a.C.). Il Principe morì all’età di circa sei anni

come dedotto dagli esami effettuati sulla suamum-

mia. Per ragioni ancora da chiarire, forse legate alla

sua prematura scomparsa, egli fu oggetto di una

vera e propria divinizzazione

post mortem

e il suo

culto, come testimoniano numerose stele ex voto a

lui dedicate, si protrasse fino alla XXI Dinastia

(1070-944 a.C.).

Fig. 6 - Sarcofago per ushabti, del principe Iahmes-Sapair

ACCE00123. XVII Dinastia

Un altro reperto di pregevole fattura è lamaschera

di sarcofago in legno ACCE00464, (fig. 7, altezza

cm 32,5), databile alla XXVI dinastia.

La maschera faceva parte del coperchio di un sar-

cofago antropoide, nel quale era inserita attra-

verso un tenone verticale ligneo, posto sotto la

parrucca scolpita. Di quest’ultima rimane solo una

esigua porzione sopra la fronte e le orecchie. Essa

è dipinta a bande orizzontali, parallele alternate in

giallo e in blu. Il volto, scolpito in maniera mirabile,

presenta grandi occhi assai ravvicinati, sormontati

da lunghe sopracciglia. Entrambi erano in origine

realizzati ad intarsio con paste vitree o pietre semi

preziose. Oggi lo spazio vuoto degli occhi si pre-

senta dipinto di bianco con al centro piccola pupilla

nera. Ciò conferisce al viso un'espressione enig-

matica. Le guance sono lievemente rilevate e il

naso è lungo e sottile. Le labbra, delimitate da fos-

sette circolari, sono atteggiate in un lieve sorriso.

Le orecchie sono grandi e su entrambi i lobi pre-

sentano un piccolo foro forse per l’inserimento di

orecchini. Il mento leggermente prominente, pre-

senta un foro quadrangolare per l'inserimento

della barba posticcia. Sotto il collo, delle tracce di

colore blu sono ciò che resta di un collare

usekh

andato perduto con la restante parte della cassa.

Fig. 7 - Maschera di sarcofago in legno XXVI Dinastia.

Fig. 8 – Ushabti napatee, XXV Dinastia.

La collezione annovera circa 70 ushabti sia integri

c o l l e z i o n i