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e t r u r i a
miglie gentilizie, la cui ricchezza si basava sulla
proprietà della terra, sullo sfruttamento delle
risorse naturali e soprattutto sul controllo
degli scambi commerciali.
E’ in questo scenario che si inserisce la pre-
senza di numerosi oggetti di corredo esotici di
importazione orientale, tra i quali spicca so-
prattutto il cosiddetto Vaso Bocchoris, rinve-
nuto nell’omonima tomba
1
della necropoli di
Monterozzi
2
e così chiamato dal cartiglio del
faraone egizio
Bknrnf
3
. Si tratta di una situla
in faïence alta 23 cm e decorata con figure a
rilievo che includono il cartiglio geroglifico del
nome di un faraone della XXIV dinastia: Boc-
choris, che governò in Egitto dal 720 al 715 a.C.
Questo vaso rappresenta un bene di lusso im-
portato che viene considerato un
terminus
post quem
non solo per gli altri materiali sco-
perti insieme, ma per l’intero orizzonte cultu-
rale di questa fase storica in Etruria perché la
tomba conteneva anche una
lekythos
e uno
skyphos
dell’ultima fase del Sub-geometrico.
La decorazione principale consiste di due fregi
figurati a basso rilievo dove nella parte supe-
riore possiamo vedere Bocchoris in piedi ac-
canto al tavolo delle offerte, affiancato dalla
sua divinità protettrice Neith che tiene in
mano la croce ankh, simbolo della vita (sini-
stra) e il dio Horus che tiene lo scettro
w3s
,
simbolo di potere, in una mano, e la croce
ankh
sull’altra mano (destra); poi segue l’immagine
di Bocchoris tra gli dei Horus (sinistra) e Thot
(destra) che lo stanno accompagnando tenen-
dolo per mano e al di sopra di essi vediamo
Horus sotto forma di falco che lo protegge con
le ali nel gesto di trasferire il suo potere attra-
verso la croce
ankh
.
Il faraone indossa il copricapo nemes e il gon-
nellino cerimoniale con la coda di toro per en-
fatizzare la potenza e l’invincibilità del re con
lo sfondo che è riempito da piante di papiro e
fiori di loto.
Il fregio incorpora il nome del faraone:
W3
H
-k3-Ra, s3-Ra, B3k-n-rn.f, di-anx-Dt:
lo stabile
e durevole nel tempo-kha-di-Ra, figlio-di-Ra,
servo-del-suo-nome, che-dà-la-vita-in-eterno.
Il fregio inferiore è occupato dalla frequente
scena dei prigionieri con le braccia legate die-
tro la schiena, seduti in ginocchio tra le palme,
i cui frutti vengono mangiati dalle scimmie: un
tema questo che è caratteristico della parte in-
feriore dei rilievi in quanto simbolo del trionfo
Foto 3
Foto 2: disegno del fregio a basso rilievo
1 H.Hencken 1968,Tarquinia, Villanovans and Early Etruscans,
pp.364-78
2 A.M.Sgubini Moretti 2001, Tarquinia etrusca
3 E.Schiaparelli 1898, Di un vaso fenicio rinvenuto in una tomba
della necropoli di Tarquinia, in MA 8, pp. 89-100