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di lotta tra Lapiti e Centauri.

4

(foto 7 e

8) Immediatamente sotto al collo sta il

fregio principale, ossia un unico registro

decorativo che non presenta un lato

A ed un lato B ma consta di una unica

scena che avvolge l’intero diametro del

cratere.

Questo registro è dedicato interamen-

te all’evento più importante di tutta la

mitologia greca: le nozze di Peleo e Teti,

futuri genitori di Achille. (foto 9) La scel-

ta di rappresentare l’evento sulla super-

ficie di diametro massimo non è stata

casualema Kleitìas, ancora una volta, ha

consapevolmente studiato la posizione

più

“strategica” per dare volutamente

più risalto alla rappresentazione e sot-

tolineare quindi l’importanza dell’av-

venimento. Il mito recita che proprio

durante la celebrazione del banchetto

nuziale sia nata la ben nota disputa tra le dee che condusse al giudizio di Paride, quindi all’amore per Elena

e alla guerra di Troia, nonché alla morte di Achille. Il corteo nuziale rappresentato sul cratere è guidato dal

centauro Chirone, educatore di molti eroi, tra cui proprio Peleo ed Achille, accompagnato dalla sua sposa

Cariclo. Figura anche Dioniso che, straordinariamente rispetto al consueto, viene rappresentato con il volto di

prospetto, espediente grafico assai raro per l’età arcaica. Il Dio è seguito dalle Hòrai, le personificazioni delle

Stagioni. Si inizia poi con una serie di carri tra cui il primo è quello di Zeus e di Héra, seguono le nove Muse,

figlie di Zeus. È presente anche Letò, madre di Apollo, su carro, probabilmente accompagnata dalla personifi-

cazione delle Grazie, figlie di Zeus.

Compare anche Atena, sul carro

di Artemide, il dio Hermés con la

madre Màia, accompagnato dalle

Mòirai che diventeranno le Parche

dei Romani. Una delle Mòirai viene

rappresentata con un bellissimo

peplo decorato con figure di carri,

animali e fiori; in Omero, nell’Iliade,

si ha un preciso riferimento ad Ele-

na che lavora un tessuto con scene

riprese dalla guerra di Troia. (foto

10) Non essendo pervenuti tessuti

dall’antichità, si crede che questa

raffigurazione sul Vaso François,

resa con tanta dovizia di particola-

ri, possa essere un buon riferimen-

to alla realtà.

Da ultimo, chiude il corteo Oce-

ano, che vive ai confini della terra

conosciuta, accompagnato dalle

Nerèidi, le sorelle di Teti, e Tritone

dio marino con coda a serpente.

Sul registro inferiore, sul lato A vie-

ne rappresentata la scena dell’agguato di Achille a Troilo.

5

(foto 11 e 12)

Quest’ultimo episodio è anch’esso legato alla guerra di Troia e non è un

caso, infatti, che sia rappresentato nel registro immediatamente sotto-

stante a quello che ospita la scena delle nozze di Peleo e Teti. Troilo,

figlio di Priamo, il più giovane della stirpe, era legato a due profezie at-

4 Nella mitologia greca, i Lapiti erano un popolo originario della Tessaglia. Si credeva che la loro stirpe fosse imparentata con quella dei centauri; Lapite era un abile guerriero e Centauro, invece, era un essere deforme che viveva

assieme ai cavalli. Entrambi erano fratelli gemelli, figli di Apollo. La mitologia recita che Centauro si sia accoppiato con alcune giumente e dall’unione sia nata la stirpe dei Centauri, esseri per metà uomini e per metà cavalli. La più

famosa leggenda che coinvolge i Lapiti e che è raffigurata sull’orlo del Vaso François è la centauromachia, ossia la lotta tra Centauri ebbri di vino alla festa nuziale di Piritoo e Ippodamia

(lett. “colei che doma i cavalli”)

e Lapiti che

intervennero a difesa delle proprie donne.

5 Il nome del giovane sembra essere il risultato di un’elisione tra gli appellativi dei fondatori di Troia: Troo ed Ilio. Questa convenzione potrebbe non essere un caso se si pensa che il destino del figlio di Priamo era segnato dalla

figura di Achille, a sua volta indissolubilmente legato alle vicende della città.

foto 14 / Metopa dell’Heraion di Posidonia. 580 a.C.

Rappresentazione dell’agguato di Achille a Troilo. In

dettaglio, Troilo presso il tempio di Apollo e Achille

armato.

foto 13 / Metopa dell’Heraion di Posidonia. 580 a.C.

Rappresentazione dell’agguato di Achille a Troilo. In

dettaglio, Achille nascosto.

foto 12 / Vaso François, registro inferiore, lato A. Rappresentazione dell’agguato di Achille a Troilo.

Troilo attinge l’acqua presso la fontana di Timbra. (Foto su concessione della Soprintendenza per i

Beni Archeologici della Toscana – Firenze)