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s p e c i a l e d e i r e l - m e d i n a
mattone a nome Akhenaton trovato isolato ai piedi
di un muro nella parte sud orientale e l’indicazione
della città di Akhetaton sul sarcofago della signora
della casa Taat nella medesima tomba. Durante il pe-
riodo di abbandono nel villaggio scoppiò un grande in-
cendio che procurò ingenti danni. Terminata la breve
parentesi amarniana e ritrasferita la capitale a la vita
tornò a fiorire a Pa Demi. Due tombe, oltre alla già ci-
tata della dama Taat, dimostrano una certa continuità
nell’utilizzo di questa necropoli: si tratta della tombe di
Nu e Nakhtmin (TT291) e del pittore Maia (TT338)
38
.
Il primo sovrano dopo l’episodio amarniano sotto il
quale il villaggio tornò ad essere pienamente operativo fu
Horemheb
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che costruì nuove strade all’interno del vil-
laggio e, soprattutto, lo riorganizzò a livello lavorativo:
per la prima volta apparve, ad esempio, l’espressione
st
mAat
40
in luogo di
st aAt
per denominare la Tomba Reale e
per indicare la squadra degli operai incaricata dei lavori
nella tomba iniziò ad usarsi il termine ist come attestato
in un ostracon, datato all’annosettedel regnodiHoremheb
e riguardante un litigio per la proprietà di una tomba, sul
quale si legge
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: “Il maggiordono di Tebe, Djehoutymès,
procede ad acquistare i luoghi che sono all’interno della
concessione della Tomba in favore della squadra del fa-
raone, vita, prosperità, salute
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”. Da questo momento i
documenti in geroglifico e in ieratico diventano abbon-
danti ed i ritrovamenti effettuati nelle abitazioni con-
sentono in alcuni casi di risalire al proprietario ma,
soprattutto, forniscono parecchie informazioni sull’oc-
cupazione del villaggio e sulla vita quotidiana dei suoi
La cappella della TT291
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nbt pr
Titolo attribuito alla moglie del pa-
drone di casa.
38 La cui cappella è esposta in sala III del museo Egizio
di Torino.
39 Regnò dal 1323 a.C. al 1295 a.C.
40 Significa letteralmente “Sede della Verità”.
41 Traduzione di Cerny.
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