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d i l m u n

come il periodo di maggior utilizzo dei siti esistenti

mantenendo la tipologia di inumazione a tumulo.

Tale situazione è documentata nel Baharain e la

stessa tendenza si riscontra anche nell’Oman con

l’impiego delle grandi sepolture a pianta circolare.

Nessuna aiuto documentale relativo agli usi fune-

rari del secondomillennio può arrivare dall’isola di

Failaka (si ipotizza l’antica Agarum), isola posizio-

nata a 15 miglia dalla costa all'ingresso della Baia

di Kuwait.

Anche se i dati materiali rinvenuti e databili a que-

sto periodo sono simili a quelli dell’isola di Baha-

rain (ceramica del tipo «Barbar», vasi in steatite

decorati, utensili e armi in bronzo) la mancanza

(almeno per il momento) del ritrovamento di una

necropoli non consente di fare nessun tipo di con-

gettura sulle pratiche funerarie di una zona che,

in parallelo con il fiorire di Dilum, era attestata

come una tappa importante nella navigazione tra

le bocche dell'Eufrate e la parte orientale del golfo.

Unica ipotesi è che Baharain, come anticipato in

precedenza, potesse essere la necropoli utilizzata

anche dalle zone vicine.

Per l’area del Vicino Oriente, l’età del Bronzo tra

XII e XI sec. a.C. è stata una fase di passaggio

molto drammatica che si chiuse con i profondi

cambiamenti che segnarono l'avvento dell'età del

Ferro.

I segni evidenti di quanto accade si riflettono sui ri-

trovamenti anche per ciò che concerne le pratiche

funerarie: non solo si registrano dei cambiamenti

sullemodalità di inumare il defuntoma anche sulla

tipologia del corredo; l'elemento più sostanziale,

oltre alla nuova struttura e distribuzione delle ne-

cropoli, risulta l’introduzione della pratica dell’inci-

nerazione. Pratica già attuata nei periodi

precedenti ma solo su bambini e fanciulli; a partire

dall’età del ferro inizia a affermarsi anche tra gli

adulti e in alcune classi sociali ben precise.

Sono state oggetto di scavo archeologico alcune

zone dell'isola di Bahrain (Qalat Bahrain, Janussan

e Karzakan) dove sono state rinvenute inumazioni

in contenitori vascolari come i pithoi o in grandi

bacini fittili appartenenti alle epoche neoassira e

achemenide.

Dopo questa panoramica, viene proposta qualche

riga in più sulle necropoli dell'isola di Baharain,

lasciando ai più curiosi i riferimenti bibliografici

(consultati per realizzare questo articolo) per un

approfondimento ulteriore.

Oltre che un toponimo, Dilum per gli studiosi è un

periodo culturale che corrisponde allo sviluppo di

una Civiltà.

Le tipologie di sepolture del periodo dilmunita, tra

il III e i primi secoli del II millennio, sono tenden-