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s p e c i a l e d e i r e l - m e d i n a

zoccolo di bovino e di diversi residui fecali lo attesta

con sicurezza. Ciò non costituisce un’anomalia: è per-

fettamente naturale che, durante le sue prime fasi di

vita, il villaggio non fosse interamente interessato da

abitazioni ad uso privato che, in origine, erano costi-

tuite da circa quaranta unità. Lo spazio riservato alla

cura degli animali era delimitato da un muro dello

spessore di circa sessanta centimetri, alto intorno al

metro e mezzo e con fondamenta di pietra calcarea

su un fondo di argilla. Le pietre di questo recinto

erano legate tra loro da uno strato di limo. Dagli studi

stratigrafici effettuati nella parte meridionale si

evince che dopo un certo periodo di tempo il recinto

deputato alla custodia degli animali venne abbando-

nato ed il muro che lo delimitava abbattuto. In questa

prima fase del villaggio e sino al regno di Thutmosi

IV

16

vi era una strada orientata Nord-Sud che sepa-

rava l’abitato in due parti. A Nord era presente una

porta d’ingresso

17

, attraverso la quale le squadre

degli operai

18

pervenivano al cosiddetto “posto di

controllo”, luogo nel quale venivano distribuiti viveri,

attrezzi ed ordini. Nel muro di cinta meridionale era

presente un accesso secondario

19

. Purtroppo sono

pochissimi i documenti riguardanti la prima fase di

occupazione del villaggio. Uno di questi è presente

nel Museo Egizio di Torino, attualmente in magaz-

zino. Si tratta della stele identificata con il numero di

catalogo 1457, facente parte della collezione Drovetti.

Questo reperto è particolarmente interessante per-

ché si tratta di una delle più antiche rinvenute. E’ una

piccola stele in calcare bianco, alta 19 centimetri e

larga 13. Vi è rappresentato Thutmosi I assiso su di

un trono cubico. Sul frontone sono presenti il disco

solare alato ed i cartigli del re. Il testo recita: “Il dio

perfetto, signore delle Due Terre Aakheperkhara, fi-

glio di Ra, del ventre suo Thutmosi, dotato di vita”.

E’ indicato pure il dedicante: ”che ha fatto il servitore

della Sede Grande Uadshemsi

20

”. Nel proseguo di

questo studio verranno trattate parecchie di queste

stele, tutte databili a periodi successivi a Thutmosi I,

perlopiù di epoca ramesside.

Un primo grande ampliamento si ebbe durante il

regno di Thutmosi III

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quando, per fronteggiare l’au-

mento della popolazione, si effettuarono amplia-

menti nelle zone meridionale, occidentale e

settentrionale: numerosi sono stati i ritrovamenti ar-

cheologici di mattoni recanti il cartiglio di questo so-

vrano utilizzati per il muro di cinta. Le case all’interno

della cinta muraria divennero cinquantadue; al-

l’esterno invece otto abitazioni furono edificate tra

16 Regnò dal 1401 a.C. al 1391 a.C. circa.

17 L’entrata settentrionale visibile attualmente è quella

del periodo di Thutmosi III.

18 Nelle prossime uscite tratteremo dettagliatamente del

sistema di lavoro.

19 Attualmente questo accesso immette nell’ultimo am-

pliamento del villaggio.

20

21 “Gli artisti del faraone”, Electa 2003, pg. 30.

22 Regnò dal 1479 a.C. al 1425 a.C. circa.

Il villaggio sotto Thutmosi I, al momento della

fondazione

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