

st’epoca e visibile nel punto 1 del disegno sottostante.
In questo disegno ricostruttivo sono raffigurati il sar-
cofago ed il piccolo corpicino. Al momento della sco-
perta la piccola mummia riposava ancora,
perfettamente conservata, nel suo sarcofago intatto
(punto 2). Il sarcofago, chiuso da due bottoni di
legno attraverso i quali passava un cordino ancora
esistente al momento del ritrovamento, si presen-
tava in buone condizioni. Una volta aperto rilevò al
suo interno un corpo disteso sulla schiena, avvolto in
bende di lino larghe circa quindici centimetri. Dallo
studio antropologico effettuato da Melle H. Kauf-
mann
28
, considerato anche che non tutti i denti
erano ancora spuntati, si attribuì al defunto un’età
di 14 o 15 mesi. Sebbene il corpicino fosse molto pic-
colino, la lunghezza del sarcofago non era sufficiente
a contenerlo ed è stato necessario deporlo in posi-
zione leggermente rannicchiata: ciò è dovuto al fatto
che tali sarcofagi non erano fabbricati per la deposi-
zione dei defunti, ma destinati ad un utilizzo dome-
stico e solo in seguito alla prematura scomparsa di
un membro della comunità erano usati come bare.
Questa sepoltura, essendo stata trovata sotto il
muro del primo ampliamento, si data alla XVIII dina-
stia, ai tempi della fondazione del villaggio. Grazie
alla scoperta di questa tomba si è giunti alla conclu-
sione che, oltre al cimitero orientale che nel 1934-
1935 rivelò più di cento tombe di bambini, anche
nella parte occidentale fosse presente un cimitero
infantile. Fino al regno di Amenhotep III
29
il villaggio
non subì ulteriori modifiche. Sopraggiungendo sotto
questo sovrano un nuovo aumento demografico fu-
rono scavati nuovi pozzi per il rifornimento idrico,
pozzi che recano stampigliato nei mattoni il cartiglio
di questo faraone, e vennero edificate altre cappelle
dedicate ai vari culti praticati dai cosmopoliti abi-
tanti. Da notare che il sovrintendente ai lavori Kha,
attivo sotto ben tre faraoni Amenhotep II
30
, Thut-
mosi IV e Amenhotep III, costruì la cappella della
propria tomba (TT8) orientata a nord-est e rivolta
verso il tempio funerario del suo sovrano Amenho-
tep III, per onorarlo. Considerate le grandiose opere
create da questo re, dirette da Ptahmose
31
e dal
grande architetto Amenhotep figlio di Hapu
32
, la ma-
nodopera subì un notevole aumento: questi nuovi
operai però non vennero ospitati a Pa Demi ma in
parte nel tempio funerario ed in parte nel palazzo
reale di Malqata
33
. La vita al villaggio venne quasi
bruscamente interrotta durante il periodo della co-
siddetta eresia amarniana quando il nuovo sovrano,
Amenhotep IV-Akhenaton
34
spostò la capitale in una
zona del Medio Egitto desertica, fondando ex-novo
Akhetaton
35
. La quasi totalità degli operai, con fami-
glie al seguito, dovette così seguire il faraone in que-
sta nuova città, alloggiando in un villaggio operario
costruito sulla falsariga di Deir el-Medina
36
. I pochi
rimasti a Tebe dovettero trovarsi altri lavori non es-
sendo più impegnati nella costruzione della tomba
reale. Praticamente nulla venne costruito nella “cit-
tadina” durante questo breve periodo: le uniche te-
stimonianze riguardano il ritrovamento di un
48
s p e c i a l e d e i r e l - m e d i n a
1
2
3
La tomba del bambino
27
27 BIFAO 76 (1976), pg.329.
28 Docente di Antropologia presso l’Università di Ginevra
nel secolo scorso.
29 Regnò dal 1391 a.C. al 1353 a.C.
30 Regnò dal 1427 a.C. al 1401 a.C.
31 Ricoprì le cariche di sacerdote di Amon e visir.
32 Fu divinizzato come dio della guarigione durante il pe-
riodo Tolemaico e a lui fu dedicata una cappella nel tem-
pio di Deir el-Bahari.
33 Le poche fodamenta ancora visibili si trovano nei
pressi di Medinet Habu.
34 Regnò dal 1353 a.C. al 1337 a.C.
35 Il nome significa “Orizzonte di Aton”.
36 Di questo villaggio è prevista in una futura uscita una
monografia.