

I furti nelle tombe
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Alberto ELLI
Ciò significa che egli aveva assistito, una trentina d’anni prima, all’esecuzione dei ladri della tomba di
Sobekemsaf, di cui in
Abbott
e
Amherst
(alcuni di questi ladri furono probabilmente impalati; a conferma di
una tale punizione, il papiro MayA 13 B1 riporta: “
I ladri impalati precedentemente: 7 uomini
”).
Prima della fine dell’anno ebbero luogo almeno due altre sedute. Il giorno 15 del 4° mese di
shemu
vennero trattate le depredazioni della cappella processionale di Ramesse II e del naos portatile (
gs-pr
) di
Sethi I, che erano custodite nel tesoro di Medinet Habu:
“
anno 1 di Ripetizione delle Nascite del 4° mese dell’estate, giorno 15.
“
In questo
(suddetto) giorno furono esaminati i ladri dello scrigno portatile del re Usermaatra
Setepenra (v.p.s.), il grande dio, e del “gs-pr” del re Menmaatra Sety, che erano stati
deposti nel Tesoro del tempio del Re dell’Alto e Basso Egitto Usermaatra Meryamon
”.
(MayA 1.1-3).
I ladri chiamano in causa lo stesso capo dei
medjay
, ossia della polizia della necropoli, Nesamon: costui,
inizialmente presentato come quello che aveva sollevato le prime accuse - “
era lui che si era opposto là ai
ladri, quando essi allungarono le loro mani sulle cappelle processionali
” (MayA 1.4) - risultò alla fine
colluso con i ladri (MayA 2.20-21; BM10052 Vs 8.14-16). Due giorni più tardi, gli interrogatori riguardano i
furti perpetrati nella Valle delle Regine, contro le sepolture delle spose reali Nesmut, Bekurel e di una terza
la cui identità non è precisata; contemporaneamente viene trattato anche l’affare delle cappelle processionali
ed evocato l’attacco al tempio funerario di Ramesse III, contemporaneo della destituzione del primo profeta
Amenhotep.
All’inizio del secondo anno, il giorno 25 del quarto mese di
shemu
, si apre una nuova inchiesta, sui furti
d’argento e di rame che si sarebbero prodotti a Medinet Habu (BM10383). Si ricorda anche l’arrivo a Tebe
dello stesso faraone (BM10383 1.10).
A partire dal giorno 13 del mese successivo riprendono i processi dell’anno precedente, sulle
depredazioni delle cappelle processionali e i furti nelle sepolture reali (MayA 11-12), e nuovamente il giorno
10 del secondo mese di
akhet
(MayA 13). A questo punto, la nostra documentazione si interrompe fino alla
fine dell’anno.
Il giorno 15 di un mese della stagione
shemu
– forse il quarto (MayA 8.1) – troviamo sempre in giudizio
gli stessi affari: è soprattutto questione dell’operaio della Tomba Panefer, già tirato in ballo più di un anno
prima (MayA 9.17). Il giorno 16 del quarto mese di
shemu
, lo scriba della Tomba Nesamonemipe registra la
deposizione dei ladri della cappella processionale del primo profeta di Amon Ramessenakht, che sono
apparentemente gli stessi uomini già responsabili delle depredazioni di quelle di Ramesse II e Sethi I.
I risultati dei processi contro i ladri non ebbero apparentemente molto effetto. Sembrerebbe, anzi, che la
situazione fosse decisamente peggiorata e che la stessa Valle dei Re si trovasse in grave pericolo. Nell’anno
VI della Rinascita, infatti, vennero messe al sicuro nella famosa
cachette
di Deir el-Bahari le mummie reali
di Sethi I e di Ramesse II, ciò che significa che le loro tombe erano state profanate
58
. Altre seguiranno
all’inizio della XXI dinastia.
58
C.N. R
EEVES
,
Valley of the Kings
, pp. 183-192.