I furti nelle tombe
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Alberto ELLI
incaricato un uomo di portar via pietre […]». E Qenna, figlio di Rut, ha agito
esattamente nella stessa maniera riguardo al coronamento della tomba dei figli reali del
re, l’Osiri Usermaatra-Setepenra (v.p.s.), il dio
”.
Non si tratta ancora di furti all’interno della tomba di Ramesse II, ma di prelievo indebito di pietre dalla
soprastruttura.
Si noti che i furti nelle tombe non sono una prerogativa di questo periodo; essi sono molto più antichi:
già tombe predinastiche risultano depredate. Nelle celebri
Ammonizioni di Ipuur
(
Papiro Leida 344
Rt
, del
Nuovo Regno), che descrive il disfacimento del regno menfita al termine dell’Antico Regno, leggiamo:
“
Davvero, coloro che sono nel luogo dell’imbalsamazione sono gettati sull’altopiano
”, e più oltre “
Ecco,
[...] quello che la piramide nascondeva è divenuto vuoto
”; “
Ecco, i proprietari delle tombe sono portati fuori
sull’altopiano
”, con chiara allusione alla violazione delle tombe dei nobili da parte del popolino affamato,
con il furto del ricco arredo funerario e la dissacrazione dei corpi delle mummie
11
. Come sottolinea il
Vernus, tuttavia, mentre i fatti a cui si allude nelle
Ammonizioni
non sono che la conseguenza del
rovesciamento delle istituzioni sociali, “
se il sacco dell’Occidente di Tebe alla XX dinastia fa scandalo è
perché si svolse in una società nella quale le istituzioni ancora esistevano, per quanto potessero essere
indebolite o pervertite
”
12
.
La tomba dello stesso Tutankhamon aveva subito ben due furti poco tempo dopo i solenni funerali, circa
dieci o al massimo quindici anni
13
. Che le tombe fossero soggette a depredazioni è indicato dalle formule
deprecatorie inscritte sulle pareti (anche se non dirette espressamente contro i ladri, ma contro tutti coloro
che avessero compiuto azioni “negative” nei confronti delle tombe e dei loro proprietari
14
). E che i furti
fossero pratica comune è implicito nell’affermazione contenuta nella
Confessione Negativa
nella quale il
penitente proclama essere una virtù il non aver portato via cibo destinato ai morti (“IO non ho rubato i pani
dei beati”) o manomesso le bende delle mummie
15
. Si veda anche il graffito, in elegante ieratico,
nell’anticamera della tomba di Tuthmosi IV, dal quale apprendiamo che Horemhab, nell’ottavo anno di
regno, terzo mese dell’inondazione, giorno 1, ordinò a un alto funzionario, di nome Maya, di “
restaurare il
sepolcro del re 'Menkheperura', giusto di voce nel tempio augusto nell'occidente di Tebe
”, che
probabilmente era stato danneggiato da ladri o da iconoclasti nel periodo amarniano
16
.
Segno del peggioramento della condizione economica è l’aumento costante del prezzo del grano, che
tende addirittura a raddoppiare a partire dal regno di Ramesse VII, così come compare nei numerosi papiri
conservatici
17
. A questa inflazione si aggiunge anche la corruzione, come testimoniato dal famoso papiro,
anch’esso conservato a Torino, dello
Scandalo di Elefantina
, in cui era coinvolto il sacerdote Penanuqet del
tempio di Khnum, accusato di abuso di autorità, furti, adulterio e sacrilegi vari (sotto Ramesse IV, circa
1156-1150, e Ramese V, circa 1150-1147).
Il
Giornale della Necropoli
Tebana porta numerosi esempi della presenza e dell’attività di bande di
predoni, che rendevano oltremodo insicura la vita della gente e provocavano l’interruzione dei lavori nella
necropoli. Già durante il regno di Ramesse VI si legge:
11
E. B
RESCIANI
, LPAE
, pp. 102-117; citazioni alle pp. 107, 110, 111.
12
P. V
ERNUS
,
Affaires et scandales sous les Ramsès
, p. 16.
13
H. C
ARTER
,
Tutankhamen
, pp. 20, 95-101.
14
Cfr. Urk I 72.4; 226.13.
15
C
H
. M
AYSTRE
,
Les Déclarations d’innocence
, p. 39.
16
F. B
RUSSINO
,
Iscrizioni ieratiche nella tomba di Thutmosi IV
, pp. 22-23.
17
J.J. J
ANSSEN
,
Commodity Prices
,
part III
.