Previous Page  11 / 362 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 11 / 362 Next Page
Page Background

I furti nelle tombe

6

Alberto ELLI

incaricato un uomo di portar via pietre […]». E Qenna, figlio di Rut, ha agito

esattamente nella stessa maniera riguardo al coronamento della tomba dei figli reali del

re, l’Osiri Usermaatra-Setepenra (v.p.s.), il dio

”.

Non si tratta ancora di furti all’interno della tomba di Ramesse II, ma di prelievo indebito di pietre dalla

soprastruttura.

Si noti che i furti nelle tombe non sono una prerogativa di questo periodo; essi sono molto più antichi:

già tombe predinastiche risultano depredate. Nelle celebri

Ammonizioni di Ipuur

(

Papiro Leida 344

Rt

, del

Nuovo Regno), che descrive il disfacimento del regno menfita al termine dell’Antico Regno, leggiamo:

Davvero, coloro che sono nel luogo dell’imbalsamazione sono gettati sull’altopiano

”, e più oltre “

Ecco,

[...] quello che la piramide nascondeva è divenuto vuoto

”; “

Ecco, i proprietari delle tombe sono portati fuori

sull’altopiano

”, con chiara allusione alla violazione delle tombe dei nobili da parte del popolino affamato,

con il furto del ricco arredo funerario e la dissacrazione dei corpi delle mummie

11

. Come sottolinea il

Vernus, tuttavia, mentre i fatti a cui si allude nelle

Ammonizioni

non sono che la conseguenza del

rovesciamento delle istituzioni sociali, “

se il sacco dell’Occidente di Tebe alla XX dinastia fa scandalo è

perché si svolse in una società nella quale le istituzioni ancora esistevano, per quanto potessero essere

indebolite o pervertite

12

.

La tomba dello stesso Tutankhamon aveva subito ben due furti poco tempo dopo i solenni funerali, circa

dieci o al massimo quindici anni

13

. Che le tombe fossero soggette a depredazioni è indicato dalle formule

deprecatorie inscritte sulle pareti (anche se non dirette espressamente contro i ladri, ma contro tutti coloro

che avessero compiuto azioni “negative” nei confronti delle tombe e dei loro proprietari

14

). E che i furti

fossero pratica comune è implicito nell’affermazione contenuta nella

Confessione Negativa

nella quale il

penitente proclama essere una virtù il non aver portato via cibo destinato ai morti (“IO non ho rubato i pani

dei beati”) o manomesso le bende delle mummie

15

. Si veda anche il graffito, in elegante ieratico,

nell’anticamera della tomba di Tuthmosi IV, dal quale apprendiamo che Horemhab, nell’ottavo anno di

regno, terzo mese dell’inondazione, giorno 1, ordinò a un alto funzionario, di nome Maya, di “

restaurare il

sepolcro del re 'Menkheperura', giusto di voce nel tempio augusto nell'occidente di Tebe

”, che

probabilmente era stato danneggiato da ladri o da iconoclasti nel periodo amarniano

16

.

Segno del peggioramento della condizione economica è l’aumento costante del prezzo del grano, che

tende addirittura a raddoppiare a partire dal regno di Ramesse VII, così come compare nei numerosi papiri

conservatici

17

. A questa inflazione si aggiunge anche la corruzione, come testimoniato dal famoso papiro,

anch’esso conservato a Torino, dello

Scandalo di Elefantina

, in cui era coinvolto il sacerdote Penanuqet del

tempio di Khnum, accusato di abuso di autorità, furti, adulterio e sacrilegi vari (sotto Ramesse IV, circa

1156-1150, e Ramese V, circa 1150-1147).

Il

Giornale della Necropoli

Tebana porta numerosi esempi della presenza e dell’attività di bande di

predoni, che rendevano oltremodo insicura la vita della gente e provocavano l’interruzione dei lavori nella

necropoli. Già durante il regno di Ramesse VI si legge:

11

E. B

RESCIANI

, LPAE

, pp. 102-117; citazioni alle pp. 107, 110, 111.

12

P. V

ERNUS

,

Affaires et scandales sous les Ramsès

, p. 16.

13

H. C

ARTER

,

Tutankhamen

, pp. 20, 95-101.

14

Cfr. Urk I 72.4; 226.13.

15

C

H

. M

AYSTRE

,

Les Déclarations d’innocence

, p. 39.

16

F. B

RUSSINO

,

Iscrizioni ieratiche nella tomba di Thutmosi IV

, pp. 22-23.

17

J.J. J

ANSSEN

,

Commodity Prices

,

part III

.