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il cielo dell’Antico Egitto
A questa rappresentazione mi tologica si con-
trappone quella pi ù tecnica che emerge dalla
lettura del cosiddetto
Onomasticon
di Amenope,
un’opera “enciclopedica”, redatta durante la XX
dinastia, dove lo scriba ha raggruppato un lungo
elenco di parole, secondo criteri associativi par-
ticolari dell’ambiente egiziano. Per quanto ri -
guarda l’ambito astronomico il primo elemento
di questa enciclopedia dell’esistente è
pt
il cielo,
seguito da
itn
“il disco solare”,
iaH
“luna”,
sbA
“stella”, ne l suo senso generale,
SAH
Orione,
Msxtyw
l’Orsa Maggiore (qui Amenope dimostra
la sua erudizione perché glossa la parola con il
termine
xpS
che significa proprio “zampa”). Se-
guono poi altre costellazioni o stelle a noi scono-
sciute:
ian
la c ostellazione d ella
scimmia
cinocefala
; la costellazione
Nxt
“la Possente”; la
costellazione della
scrofa Rry
, secondo alcuni la
stessa della dea
ippopotamo
a guardia costella-
zione della
zampa anteriore
. Subito dopo, due
parole per indicare la tempesta con il significa-
tivo determinativo del dio Seth; poi i termini re-
lativi alla presenza o assenza di l uce:
sHd-tA
“alba”,
kkwy
“oscurità”,
Sw
“luce”,
xAbwt
“ombra”,
qAqA
“luce del sole”, fino ai
sty itn
“raggi
del sole”. Troviamo di nuovo parole relative a fe-
nomeni atmosferici per arrivare al vocabolo
nw
il “Nun”, l’
Oceano Primordiale
, dalla cui tensione
si sviluppano le piogge, l e tempeste, l’inonda-
zione del Nilo. Ed infatti segue
mtr
“la piena del
Nilo”, senza connotazioni religiose (altrimenti il
nome utilizzato dagli antichi egiziani sarebbe
stato
Hapy
, la personificazione divina dell’inon-
dazione). La trattazione continua con elementi
che trascendono dalla nostra ricerca come il si-
stema idrico egiziano, naturale e artificiale, i ter-
reni, le c lassi sociali, gli elementi della corte
faraonica, le occupazioni.
Amenope descrive l ’universo dall’alto verso il
basso, non per mera reverenza religiosa, ma da
buon scriba, nonché pittore, squadra il foglio di
papiro o la parete intonsa di un tempio o di una
tomba delimitando in alto il cielo e in basso la
terra, tratteggiando un universo a forma di sca-
tola con il cielo al suo apice e la terra in posi-
zione opposta; e t utto ciò c he com prende la
L’Ippopotamo femmina - Particolare dal soffitto della ca-
mera sepolcrale di Sethi I (disegno di Lorenzo Margiacchi)
Costellazione delle due tartarughe - Tomba di Pedamenope
(XXVI Dinastia) – (Disegno di Lorenzo Margiacchi)