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il cielo dell’Antico Egitto

creazione nel mezzo (il Nun in realtà dovrebbe

rimanere fu ori dal la creazione). Str anamente

Amenope no n ci ta i piane ti né S irio - forse li

comprende nel nome generico di stelle - ma per

Note

MASSIMILIANO FRANCI

Dottore di Ricerc a in Scienz e F ilologi che e

Stori che del V icino Oriente Antico, dottore

magistrale i n Le ttere Oriental i, pr ofessore di

Egyptian Art a nd Archa eology pe r CAMNE S-

LdM, insegna i noltre Egittologia, Storia e Cul -

tura Is lamica, Culture e c iviltà del Vicino

Oriente Antico.

il resto tutto ciò che sappiamo dai pochi docu-

menti rimasti di quello che per gli egiziani era il

mondo astronomico è presente.

La costellazione Leone - Particolare dal soffitto della

camera sepolcrale di Sethi I (XIX Dinastia) (disegno di

Lorenzo Margiacchi)

1 Testo religioso egiziano, presente nell’Osireion di Abido,

in parte nella tomba di Ramses IV nella Valle dei Re (tutti

documenti del Nuovo Regno), e sotto forma di commenta-

rio nei due papiri Carlsberg 1 e 1a risalenti al II secolo d.C.

2 Di conseguenza è stato ipotizzato che gli egiziani imma-

ginassero la terra come una superficie circolare e piatta.

Cfr. O. E. Kaper, “The astronomical ceiling of Deir el-Hag-

gar”, JEA 81 (1995): 181.

3 È citata inoltre la dea Nunet, impersonificazione del cielo

inferiore, il cammino notturno del sole, il luogo dove si tro-

vano gli dei. La dea Nunet, controparte femminile del Nun,

è una divinità abbastanza sconosciuta e altrettanto miste-

riosa. Raffigurata usualmente in forma antropomorfa con

testa di serpente, rappresenta anch’essa le diverse forme

idrogeologiche.

4 C fr. O. Neugebauer, “ Demotic horoscopes”, JAOS 63

(1943): 121.