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europa
raggiungere le min iere d’oro di W adi Alla qi e
fondano, ad ovest di questa località, la città di
Berenice Pancrisia, “la dorata”.
Segue poi una fase in cui i re di Kush riescono
a riguadagnare terreno in Bassa Nubia, sfrut-
tando soprattutto la deb olezza dell’Eg itto al -
l’epoca dei re antagonisti tebani (dal 206 a.C.),
riuscendo sopra ttutto a consolidare il lo ro in-
flusso sull’isola di File.
Con Tolomeo IV si giunge infine ad un trattato:
l’accesso al tempio di File rimane aperto per i
visitatori meridionali con i Tolomei e i Kushiti
che partecipano alla costruzione del tempio di
Thoth a D akka e di quel lo di Amon a D ebod,
nella Bassa Nubia.
E’ dunque sulla scia di questi avvenimenti sto-
rici che si c olloca il tempio oggi conservato a
Madrid.
Il tempio di Debod
Il toponimo nubiano di Debod deriva probabil-
mente dall’egiziano
T3
Ḥ
wt
= "
La Cappella
" =
Debod
, nel senso di “il tempio”, e la s ua posi -
zione originaria, ora sotto le acque della diga
di A ssuan, era su un pi ccolo al topiano della
riva occidentale del Nilo, a circa dieci miglia a
sud dell’attuale città di Assuan, appena supe -
rata la prima cataratta (esattamente 15,4 km a
sud dell'isola di Fil e); un’area, questa, abitata
fin dal Predinastico, come indicato dalle sepol -
ture che qui vennero rinvenute.
Durante il Medi o Regno Debod fu un impo r-
tante crocevia nelle rotte delle spedizioni egi -
zie alla ricerca di rame e altri minerali esistenti
nel des erto e , in p articolare, la s pedizione
prussiana, guidata da Richard Lepsius, trovò a
Debod il 31 Agosto 1844, una stele dedicata da
Intef riguardo u na missione di trasporto di
rame effettuata durante il regno di Amenem-
hat II (1922 -1878 a.C.).
Infatti è molto probabile che nello stesso luogo
del tempio meroitico-tolemaico ci sia stato una
sorta di sa ntuario o cappella dedicata al dio
Amon, testimoniata con certezza d ai r eperti
archeologici almeno a partire dal Nuovo Regno
in p oi. Di f atto si c onosce l’im portanza re li-
giosa di Debod durante la XIX dinastia perché
lì sono stati trovati resti con iscrizioni recanti
il nome di Sethi II (1201-1196 a.C.) e sono docu-
mentate anche sepolture pertinenti allo stesso
periodo.
Ci sono poi d iverse prove dell’esistenza di un
santuario nella zona di Debod prima che Adi-
khalamani costruisse la sua Cappella: nel tem-
pio di Dakka, per esempio, eretto da Arkamani
(Ergamenes II), si fa menzione del dio Amon di
4.
(foto di Francesca Pontani) Il tempio di Debod al tramonto
5.
(foto di Francesca Pontani Veduta dell’ingresso del tempio