24
europa
madrid
Dopo a ver passeggi ato l ungo l e st rade della
colorata, s olare e sol eggiata Madrid, for se
dopo la visita del grande
Palacio Real
, dopo un
pomer iggio t ra i fr astornanti grandi s pazi d i
Gran Via
o dopo aver gironzolato tra le atmo-
sfere del quartiere che ruota intorno a
Puerta
del Sol
, un posto dove osservare Madr id tin -
gersi dei co lori del tramonto e go dersi le ul -
time ore di luce è al
Templo de Debod
.
Il Tempio di Debod è un tempio egizio suggesti-
vamente po sizionato nel
Parque de la Mon-
taña
, nella par te occidental e del la città ed è
proprio da qui che è possibile aprire lo sguardo
sull’area verde più grande della città.
Il
Parque de la Monta ña
è facilmente raggiun-
gible camminando lungo
Gran Via
ed è soprat-
tutto un ’ottima m eta per godersi un p o’ d i
tranqui llità, as saporando uno s paccato d ella
vita m adri leña c on u n tocco , però , di a tmo-
sfera egizia.
Il Tempio di Debod venne regalato alla Spagna
dall'Egitto ne l 1968, in c ambio dell' aiuto s pa-
gnolo i n risposta all'appello internaz ionale
dell'Un esco per salv are i templi della N ubia,
principalmente quel lo di Abu Simbel, in peri -
colo per la costruzione della diga di Assuan .
Il nucleo più antico è rappresentato dalla cap-
pella che venne dedicata dal re di Meroe Adi-
khalam ani ad Amon di Debo d e ad I side nel
200/195-185/180 a.C., anche se, in base al r i-
trovamento di un cartiglio di Sethi I, si ipotizza
la presenza di un p rimit ivo edificio sa cro de-
dicato ad Amon, che si collocherebbe lungo la
linea di sviluppo t erritoriale dell e molte fab -
briche sacre costruite dai Ramessidi in Nubia
nel XIII-XII secolo a.C.
Nel II-I secolo a.C. Tolomeo VI ingrandisce il
santuario con nuove camere e cappelle, men-
tre Tolomeo V III e Tolomeo XII d edicano un
naos ad Iside e uno ad Amon di Debod.
Nell’arco di tempo dal I al II secolo d.C. la fac-
ciata e il ves tibolo del tempio vengono deco -
rati a p artire d al p rincipa to d i Aug usto c on
Tiberio e Adriano che, aggiunsero nuove
stanze al nucleo originale, fino a conformare il
tempio nell’aspetto che ancora oggi vediamo.
Le vicissitudini del tempio so no ricomincia te
nel secolo scorso q uando, neg li anni S es-
santa, l a progettazione d ella Grande Diga d i
Assuan rappresentò una minaccia per nume-
rosi siti archeologici che rischiavano di essere
sommersi dalle acque del nuovo bacino artifi-
ciale.
Il pericolo fu scampato grazie a un’operazione
internazionale patrocinata dall’UNESCO , che
si impegnò soprattutto nella salvaguardia dei
famosissimi templi di Abu Simbel e, come rin-
graziamento per l’aiuto fornito nella ricolloca-
IL TEMPIO DI DEBOD:
L’EGITTO
NELLA
MULTICULTURALE
MADRID
di Francesca Pontani
1.
(foto di Francesca Pontani)
T3 Ḥwt
2.
(foto presa da internet) Litografia del Tempio di Debod
eseguita da David Roberts il 2 novembre 1838