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europa

madrid

Dopo a ver passeggi ato l ungo l e st rade della

colorata, s olare e sol eggiata Madrid, for se

dopo la visita del grande

Palacio Real

, dopo un

pomer iggio t ra i fr astornanti grandi s pazi d i

Gran Via

o dopo aver gironzolato tra le atmo-

sfere del quartiere che ruota intorno a

Puerta

del Sol

, un posto dove osservare Madr id tin -

gersi dei co lori del tramonto e go dersi le ul -

time ore di luce è al

Templo de Debod

.

Il Tempio di Debod è un tempio egizio suggesti-

vamente po sizionato nel

Parque de la Mon-

taña

, nella par te occidental e del la città ed è

proprio da qui che è possibile aprire lo sguardo

sull’area verde più grande della città.

Il

Parque de la Monta ña

è facilmente raggiun-

gible camminando lungo

Gran Via

ed è soprat-

tutto un ’ottima m eta per godersi un p o’ d i

tranqui llità, as saporando uno s paccato d ella

vita m adri leña c on u n tocco , però , di a tmo-

sfera egizia.

Il Tempio di Debod venne regalato alla Spagna

dall'Egitto ne l 1968, in c ambio dell' aiuto s pa-

gnolo i n risposta all'appello internaz ionale

dell'Un esco per salv are i templi della N ubia,

principalmente quel lo di Abu Simbel, in peri -

colo per la costruzione della diga di Assuan .

Il nucleo più antico è rappresentato dalla cap-

pella che venne dedicata dal re di Meroe Adi-

khalam ani ad Amon di Debo d e ad I side nel

200/195-185/180 a.C., anche se, in base al r i-

trovamento di un cartiglio di Sethi I, si ipotizza

la presenza di un p rimit ivo edificio sa cro de-

dicato ad Amon, che si collocherebbe lungo la

linea di sviluppo t erritoriale dell e molte fab -

briche sacre costruite dai Ramessidi in Nubia

nel XIII-XII secolo a.C.

Nel II-I secolo a.C. Tolomeo VI ingrandisce il

santuario con nuove camere e cappelle, men-

tre Tolomeo V III e Tolomeo XII d edicano un

naos ad Iside e uno ad Amon di Debod.

Nell’arco di tempo dal I al II secolo d.C. la fac-

ciata e il ves tibolo del tempio vengono deco -

rati a p artire d al p rincipa to d i Aug usto c on

Tiberio e Adriano che, aggiunsero nuove

stanze al nucleo originale, fino a conformare il

tempio nell’aspetto che ancora oggi vediamo.

Le vicissitudini del tempio so no ricomincia te

nel secolo scorso q uando, neg li anni S es-

santa, l a progettazione d ella Grande Diga d i

Assuan rappresentò una minaccia per nume-

rosi siti archeologici che rischiavano di essere

sommersi dalle acque del nuovo bacino artifi-

ciale.

Il pericolo fu scampato grazie a un’operazione

internazionale patrocinata dall’UNESCO , che

si impegnò soprattutto nella salvaguardia dei

famosissimi templi di Abu Simbel e, come rin-

graziamento per l’aiuto fornito nella ricolloca-

IL TEMPIO DI DEBOD:

L’EGITTO

NELLA

MULTICULTURALE

MADRID

di Francesca Pontani

1.

(foto di Francesca Pontani)

T3 Ḥwt

2.

(foto presa da internet) Litografia del Tempio di Debod

eseguita da David Roberts il 2 novembre 1838