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parte dei seguaci di Akhenaton che sistemati-
camente hanno scalpellato il nome del dio
Amon.
Passiamo ora a descrivere quelle che sono le
pitture di questo magnifico ipogeo. Alcune
scene sono così belle da aver meritato la co-
pertina di molti libri di arte e di storia, uno fra
tutti Civiltà sepolte del Ceram che mostra sulla
prima di copertina le magnifiche e sensuali
musiciste.
Entrando si è subito colpiti dalle dimensioni
della tomba: 5 m x 1,5m x 2m; e questo ci fa ca-
pire come mai questo ipogeo è quasi sempre
tagliato fuori dai classici tour: solo 3-4 per-
sone al massimo possono contemporanea-
mente sostare al suo interno.
Le descrizioni delle scene presenti sulle pareti
della tomba sono indicate con le lettere A-B-C-
D-E-F al fine di poterle identificare meglio al
momento della visita. Entrando a sinistra, (pa-
rete A) le tempere sulla parete sono divise in
tre parti: un lungo registro inferiore mentre la
parte superiore è divisa in una grande scena a
destra e in tre sub registri a sinistra.
Nel registro inferiore il ciclo pittorico è inno-
vativo: la scena infatti non è divisa dalle solite
righe orizzontali diritte ma da una linea ondu-
lata che sembra voler seguire la irregolarità
del terreno da arare.
I quadri bucolici e agresti sono precisi e detta-
gliati: qui un contadino che ara con aratro e
buoi, là uno che zappa; un contadino è stanco
e si riposa, un altro suona il flauto mentre un
terzo lavorante, dal viso scarno unito alla cal-
vizie, rivela le fatiche del lavoro dei campi.
(foto 3)
I registri superiori vedono Nakht e Tawy che
recano offerte, mentre a destra, in tre registri
lo scriba controlla rispettivamente i lavori di
raccolta del frumento, la sua spulatura e la pe-
satura finale. (foto 4)
Foto 3
Foto 4
v a l l e d e i n o b i l i l u x o r