

La parete a sinistra dell’ingresso presenta tre
scene molto famose: nella prima Nefertari gioca
a Senet contro un avversario invisibile, al centro
la regina è in forma di “ba” mentre nella terza
immagine la sovrana appare orante in ginocchio.
Questa parete e la seguente presentano inoltre
una lunga sequenza di geroglifici con il capitolo
17 del Libro dei Morti che contiene le formule
"Per entrare nel mondo inferiore e uscirne". Il
defunto quindi uscito dal suo corpo penetra nel
mondo degli inferi e ne esce verso la piena luce
del giorno manifestandosi in qualsiasi forma vi-
vente, potrà giocare a senet…
Il testo è retrogrado e purtroppo non è più visi-
bile in toto, ma le immagini fortunatamente
sono bellissime e ancora brillanti. Sempre nella
stessa sala la mummia della regina è vegliata da
due falconi che sono Nefti e isi.
L’ambiente che separa l’anticamera dal primo an-
nesso è un vestibolo in cui compare la regina,
che accompagnata da alcune dee, reca omaggi al
dio Khepri, a Ra-Harakkhti e ad Hathor-Imentet.
L’ultimo ambiente che rimane da descrivere è il
primo annesso nel quale compaiono i capitoli
94 e 148 del Libro dei Morti. Le pitture presenti
in questi ambienti sono stupefacenti così come
la ricchezza di particolari, per esempio le mense
allestite come offerta agli dei Osiri e Atum.
Nella parete a sinistra dell’ingresso, la regina
si trova di fronte al dio Ptah, al quale offre
delle stoffe, mentre sulla parete successiva
(proseguendo in senso antiorario) Nefertari,
abbigliata in modo elegante e curato, si ri-
volge al dio Thot pronunciando le formule del
capitolo 94: “O grande, colui è riconosciuto
dal padre, guardiano del libro di Thot, guarda
io sono giunta, io sono spirito, io sono anima,
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s p e c i a l e n e f e r t a r i