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campi. Questo mi è servito moltissimo per-

ché non potevo affrontare un argomento

così complesso, anche tecnicamente, come

quello che ho affrontato per la conoscenza

di Abydos.

EM

: “

Cosa ti ha spinto a dedicare il tuo inte-

resse in particolare a questo sito?

È nato perché ho avuto la fortuna, nel 1989,

di andare in Egitto con un viaggio organiz-

zato dalla rivista Archeo di Steiner, in cui vi

erano reporter e studiosi .

Non ero mai stato in Egitto. Ho visitato in 15

giorni i luoghi di maggior intereresse turi-

stico ,tra i quali Abydos.

Nel corso degli anni, ho poi avuto l’opportu-

nità di collaborare con la rivista, che ha de-

dicato delle pagine alla mia storia ed alle

mie foto. I riscontri positivi di alcuni giorna-

listi ed anche una presentazione di Sergio

Donadoni hanno dato luce ai miei lavori.

Questa è un po’ la storia strana che mi lega

a questa rivista e a questo viaggio.

EM

: “

Cosa trovi di così affascinante in que-

sto luogo?

Come racconto anche nell’ultimo video che

ho fatto, la cosa che maggiormente ha fatto

scaturire un interesse in me è stato il Tem-

pio di Sethi I , e ciò che vi si trova nelle im-

mediate vicinanze, in una depression:

l’Osireion.

Io amo chiamarlo “tempio” anche se gli

egittologi preferiscono chiamarlo “cenota-

fio”, ma, in realtà, è così imponente, così

maestoso con quelle sue colonne, che mi

sento di chiamarlo “tempio”.

Loro mi perdonano questo mio modo di

esprimermi – sorride.

Nonostante fossi in compagnia di studiosi

che lo ritengono essere contemporaneo al

Tempio di Sethi I, ho fatto fatica ad accet-

tare questa ipotesi.

Aldilà del fatto che giace su di un piano di

15 metri inferiore, la costruzione, con i suoi

monoliti enormi, squadrati, il canale conce-

pito proprio nell’architettura dell’ Osireion

stesso, si presenta nettamente diversa,

come disegno, rispetto al progetto del ceno-

tafio, che prevede invece iscrizioni che ri-

coprono sia le pareti che le colonne a base

rotonda.

Questo dubbio ha fatto si che fossi spinto ad

approfondire la storia di Abydos.

Inoltre ho potuto studiare ed osservare at-

tentamente il Tempio di Sethi I e lo ritengo

il tempio più bello, con raffigurazioni sulle

pareti, che abbia mai visitato in Egitto.

I medesimi dettagli, la precisione di tratto li

ho ritrovati nella tomba di Sethi I nella Valle

dei Re a Luxor.

Non trovando delle documentazioni specifi-

che soddisfacenti, che si occupassero in

modo completo di questo sito straordinario,

ho maturato il desiderio di dedicarmici.

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i l t e m p i o d i o s i r i d e s v e l a t o

tempio di Sethi I