

La sala del sarcofago è l’ambiente conclusivo
della tomba ed anche quello che si trova al li-
vello più basso dell’ipogeo; è formato da una
sala con quattro pilastri, una cella finale e due
camere laterali. È la sala che ha subito i mag-
giori danni: inondazioni e cristallizzazioni di Sali
hanno provocato il distacco del delicato into-
naco e quindi molte delle scene raffigurate sono
irrimediabilmente andate perse.
Come accennato, è la sala che rappresenta il
mondo sotterraneo di Osiri e contiene scene che
illustrano i capitoli 144 e 146 del Libro dei Morti.
La defunta deve dimostrare di conoscere tutti i
nomi di Osiri, i nomi dei geni delle porte e dei
cancelli che danno accesso al regno del Dio.
Le pareti della sala sono quindi decorate con le
raffigurazioni dei vari guardiani preposti alle
porte. Tutti impugnano coltelli e hanno nomi ter-
rificanti e altisonanti. Eccone alcuni: “colui il cui
volto è capovolto”, “colui che calunnia”, “colui
che si nutre dei propri escrementi” . Uno in par-
ticolaremi ha sempre colpito per la struttura del
suo capo: è Henty-reki: “colui che mette in fuga
i nemici”.
I quattro pilastri della sala presentano le rispet-
tive facce in condizioni ancora accettabili.
In tutti vi è una rappresentazione di Osiri, con la
tipica corona atef e gli attributi heka e nekhaka
rispettivamente scettro e flagello, e di Nefertari
al cospetto di Anubi, Hathor, Isi. Sulle facce dei
due pilastri anteriori rivolte verso la scala com-
paiono due figure di Horo connesse ai riti fune-
rari. Horo- iun- mutef (Horo sostegno di sua
madre) e Horo neg itef (Horo protettore di suo
padre) concludono le pareti di due pilasti poste-
riori, i simboli “pilastro djed”.
Saliamo ora a descrivere gli ultimi due ambienti
che sono tuttavia i primi ad essere ammirati ap-
pena entrati nella tomba.
Nella anticamera la regina ha superato tutte le
prove alle quali è stata sottoposta ed è final-
mente libera di uscire alla luce del giorno
Questa sala presenta una balaustra sulla quale,
verosimilmente, venivano deposte le offerte e il
corredo funebre.
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s p e c i a l e n e f e r t a r i