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tomba e bibliografia di base. In alcuni casi è dispo-
nibile anche l’immagine della scena. Ecco il link:
http://meketre.org/index.phpFonte:
http://www.associazionevolo.it22/05/2012
12)
TEL MEGIDDO E IL RITROVAMENTO DI INA-
SPETTATI TESORI
Una brocca d'argilla risalente al periodo cananeo, re-
centemente scoperta nel sito archeologico di Me-
giddo, nascondeva un tesoro in oro e argento. Gli
archeologi israeliani dell’Università di Tel Aviv hanno
così scoperto uno dei più grandi reperti di preziosi
mai trovato in Israele risalente ai tempi biblici. Gli og-
getti, rinvenuti in una brocca d’argilla portata alla
luce durante uno scavo, vengono fatti risalire a 3.100
anni fa, cioè all’Età del Ferro, quando il luogo era abi-
tato da una tribù cananea. I ricercatori avevano rin-
venuto la brocca d’argilla nel 2010 mentre
operavano nella parte meridionale della valle Jeze-
reel (nord Israele), ma l’hanno aperta solo nel luglio
2011 ed ora dall’esame del contenuto è giunta l’affa-
scinante sorpresa. Gli studiosi esitavano ad aprire il
vaso perché era pieno di terra e temevano di dan-
neggiare quello che ritenevano potesse essere un
contenuto molto fragile. Solo nel luglio 2011 i restau-
ratori dell’Università di Tel Aviv si risolsero a vuotare
il contenuto della brocca e restarono sbalorditi nel
trovarsi davanti a una notevole quantità di gioielli
ben conservati. Gli scavi, diretti da David Ussishkin e
Israel Finkelstein, dell’Università di Tel Aviv, e da Eric
Cline, della George Washington University (Usa), du-
rano da 20 anni. L’area in cui sono stati trovati questi
reperti è diretta da Eran Aryeh, dell’Israel Museum. Il
fatto che i gioielli hanno un’aria egizia viene spiegato
da Cline, che ricorda come “in quel periodo Megiddo
era sotto l’influenza degli egizi”. La brocca è stata
trovata in un angolo di un grande cortile tappezzato
di piastrelle di pietra. Sopra di essa stava un altro
contenitore, presumibilmente usato per coprirla.
“Probabilmente si tratta di una collezione di gioielli
appartenuta a una donna aristocratica cananea del
posto”, dice Ussishkin. Fino ad oggi sono stati trovati
25 tesori di gioielli che risalgono all’Età del Ferro. La
maggior parte di essi è composta da pezzi fatti in ar-
gento. “L’importanza della nuova scoperta a Tel Me-
giddo consiste nell’alto contenuto di oro trovato tra i
reperti – dice Finkelstein – inoltre, il fatto che risalga
all’inizio dell’Età del Ferro ci permetterà di studiare
le prime utilizzazioni dell’argento nella nostra zona e
la quasi totale scomparsa di oggetti in oro che coin-
cide con la fine dell’impero egizio nella regione cana-
nea, verso la fine dell’Età del Bronzo”.
Fonte:
http://www.israele.net23/05/2012
13)
OGGETTI TRAFUGATI PER ESSERE SMERCIATI,
PRONTAMENTE RECUPERATI
L’AhramOnline, quotidiano telematico egiziano in lin-
gua inglese, ha riportato finalmente una buona notizia
sul fronte dell’operato della Polizia per il Turismo e le
Antichità. Lunedì, sepolta nella sabbia nei pressi del
complesso funerario di Horemheb nella necropoli di
Saqqara, è stata ritrovata una collezione di 35 statuine
in faïence verde, alte intorno ai 6 cm. Il bottino, che
era pronto per essere smerciato all’estero, dovrebbe
provenire dai siti vicini ma l’esatto luogo d’origine sarà
stabilito dalla commissione di archeologi che lo sta
analizzando.
Fonte:
http://english.ahram.org.eg/24/05/2012
14)
AL VIA IL PROGETTO DI ASSORBIMENTO
DELLE INFILTRAZIONI D’ACQUA SOTTO LA SFINGE
Questa settimana, il Ministero dello Stato per le Anti-
chità, in collaborazione con la USAID (US Agency for
International Development), ha iniziato ad operare
per risolvere un problema che aveva colpito la piana
di Giza negli ultimi mesi. Infatti, a causa del nuovo si-
stema di drenaggio della vicina area di Nazlet al-
Seman, le falde acquifere sotterranee sono affiorate
inondando vaste zone attorno alla Sfinge. Sono state
istallate 18 pompe idrovore che risucchieranno 1100
metri cubi di acqua all’ora. I lavori inizieranno nel-
l’area del “tempio a valle” di Chefren e attorno alla
collina meridionale. Le macchine sono distribuite
sulla piana di Giza secondo una mappa che mostra le
zone dove l'acqua sotterranea si è accumulata. Moha-
med Ibrahim Ministro di Stato per le Antichità ha
detto che le macchine potranno pompare 1100 metri
cubi di acqua ogni ora, sulla base di studi effettuati in
precedenza da rinomati esperti in falde acquifere sot-
terranee egiziani e americani. Mohamed El-Sheikha,
capo della sezione progetti presso il Ministero di Stato
per le Antichità, spiega che secondo gli studi ecologici
e geofisici, la Sfinge e la sua roccia sono al sicuro poi-
ché il livello dell'acqua si trova sotto il livello del suolo
a 4,6 metri, simili al livello dei tempi antichi. Tale li-
vello è naturale dal momento che uno dei rami del
Nilo una volta raggiungeva la piana, quando venne
scavato un porto per le imbarcazioni che trasportano
i blocchi necessari per la costruzione delle piramidi,
dalle cave di Assuan e Tura in Helwan.
Fonte:
http://english.ahram.org.eg27/05/2012
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