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struttura di copertura dell'antica domus. L’archeologo
A. D'Andrea spiega che la stratificazione con cui si
sono presentati i materiali al rinvenimento è stata
molto indicativa: prima la struttura, poi il cassettonato,
quindi le tegole, in ultimo la sabbia di duemila anni fa.
Tutto secondo la sequenza con la quale il tetto fu sco-
perchiato dall'eruzione del 79 d. C. Per il trasferi-
mento al British Museum si sono dovute prendere le
dovute precauzioni e gli accorgimenti necessari per
evitarne il danneggiamento, così da coinvolgere un
personale specializzato che spaziava dai chimici ai
conservatori. Al momento sono in corso i restauri,
sempre finanziati nell'ambito del progetto HCP, in at-
tesa dell’esposizione londinese.
Fonte:
http://mobile.ilsole24ore.com/08/05/2012
9)
PALERMO: DAUNA SIGNIFICATIVA SCOPERTAAD
UN’AFFASCINANTE IPOTESI TRA MITO E REALTÀ
Il Tholos scoperto nei pressi di Palermo, ad Alia, in lo-
calità Gurfa, sarebbe il più grande del Mediterraneo.
Questa sarebbe di per sé una scoperta importantis-
sima e di assoluta rilevanza archeologica, ma c’è chi
ha avanzato un’ipotesi affascinante sulla possibilità
che si tratti della tomba di Minosse, già citata dallo sto-
rico greco Diodoro Siculo. Le tombe così dette a Tho-
los ( che in greco significa cupola), erano monumenti
funerari risalenti alla tarda età del bronzo. Sono costi-
tuiti da un vano circolare, sottostante ad un tumulo di
terra e coperto con cerchi concentrici di blocchi lapidei
a costituire una sezione più omeno ogivale. Ed è que-
sto il caso della tomba rinvenuta, la cui maestosità po-
trebbe anche suggerire un’ ipotesi di collegamento col
mitico Minosse, figura dai contorni contrastanti. Re di
Creta, giusto e saggio al punto tale che dopo la sua
morte sarebbe divenuto uno dei giudici degli inferi per
alcuni, crudele e senz’anima secondo altri. Ma quali
sarebbero i motivi per cui avrebbe dovuto trovar se-
poltura in Sicilia? Tanti gli avvenimenti, ammantati
tanto di storia quanto di leggenda. Combatté contro
Niso dal "capello d'oro" re di Megara, la cui figlia, Scilla,
innamoratasi perdutamente di lui non indugiò a tra-
dire il padre, consegnandogli le chiavi di Megara e
chiedendogli di sposarla. Minosse conquistò Megara,
ma si rifiutò di portare a Creta la parricida, che per lo
sconforto si tolse la vita annegandosi in mare. A Mi-
nosse è anche legata la storia del Minotauro, di Teseo
e di Arianna. Inoltre si narra che venne ucciso in una
vasca da bagno in Sicilia, mentre si trovava ospite del
re sicano Cocalo. Anche Diodoro Siculo narrò come la
leggendaria tomba di Minosse si trovasse al di sotto
di un tempio di Afrodite e come anche Terone di Akra-
gas, al fine di vendicare l'uccisione del re cretese,
avesse cercato ed occupato quest'area sacra. La
tomba rinvenuta nei pressi di Palermo, potrebbe es-
sere il luogo d'eterno riposo del re cretese, ma po-
trebbe anche celare diversi segreti storici ed
archeologici.
Fonte:
http://www.palermoreport.it11/05/2012
10)
GERUSALEMME: SCOPERTO SIGILLO VOTIVO
DONATO AL TEMPIO BEN 2700 ANNI FA
Un sigillo ebraico, con inciso il nome del suo pro-
prietario, risalente alla fine del periodo del primo
Tempio, circa 2700 anni fa, è stato rinvenuto sul
pavimento delle rovine di un antico edificio vicino
al Monte del Tempio, nella Città Vecchia a Gerusa-
lemme. L'annuncio della scoperta è stato dato dal-
l'Israel Antiquities Authority, precisando che i
reperti sono stati trovati sotto la base di un antico
canale di scolo che gli archeologi stanno esplo-
rando sotto l'Arco di Robinson, nel parco archeolo-
gico di Gerusalemme adiacente al Muro
Occidentale. L'edificio rappresenta la struttura più
vicina al Primo Tempio finora trovata dagli stu-
diosi. Il sigillo è fatto di pietra dura e porta inciso
il nome del suo proprietario: ''Lematanyahu Ben
Ho...'' (''di proprieta' di Matanyahu Ben Ho''), vis-
suto tra l’ VIII secolo e il 586 a.C. Il resto del nome
e dell'iscrizione risultano illeggibili. Questi sigilli,
incastonati in anelli porta-sigillo, venivano usati
nel periodo del Primo Tempio per siglare lettere e
identificarne i proprietari ed il nome Matanyahu,
che significa “Dare a Dio”, è un nome menzionato
varie volte nella Bibbia, tipico del Regno di Giuda
nell'ultima parte del periodo del Primo Tempio,
dalla fine dell'VIII secolo fino alla distruzione di
esso avvenuta nel 586 a.C.
Fonte:
http://www.adnkronos.com12/05/2012
11)
MEKETRE : A DISPOSIZIONE DEGLI STUDIOSI LE
RAFFIGURAZIONI DELLE TOMBE DEL MEDIO
REGNO EGIZIO
“Middle Kingdom Tomb Relief Evolution“ è un pro-
getto curato dal Prof. Peter Jánosi dell’Istituto di
Egittologia dell’Università di Vienna che si prefigge
di realizzare un database online delle scene raffi-
gurate nelle tombe del Medio Regno. Da pochi
giorni è quindi possibile ricercare pitture e rilievi e
fare uno studio sistematico con collegamenti gra-
zie ai dati riportati: numero della tomba, nome del
proprietario, necropoli, datazione, tecnica di ese-
cuzione, posizione della scena all’interno della
l e n e w s