Table of Contents Table of Contents
Previous Page  63 / 72 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 63 / 72 Next Page
Page Background

63

a r t e

Anna Shamira Minozzi

E’ un’artista italiana che si esprime nell’arte egi-

zia e nella Calligrafia Islamica. E’ ideatrice di in-

novative composizioni calligrafiche e in virtù dei

risultati raggiunti in questa sua espressione arti-

stica, è stata invitata dall’Ambasciata del Regno

dell’Arabia Saudita, a partecipare a un concorso

per un bozzetto di francobollo, indetto nel 2004 dal

Ministro delle Poste e Telecomunicazioni del Regno

di Arabia Saudita. Per il suo eccellente risultato,

ottava su più di ottomila partecipanti, ha avuto pa-

role di grande apprezzamento dal Direttore del Mi-

nistero delle Poste, che l’ha invitata a continuare a

partecipare alle opportunità di confronto artistico

saudite.

Nel 2004 è stata invitata dall’Ambasciata Egiziana

in Roma a fare una mostra di arte islamica in-

sieme a suo padre, Renato Minozzi, affermato ar-

tista di arte sacra cristiana (è stato uno dei pittori

del Giubileo e ha donato un ritratto a Sua Santità

Giovanni Paolo II).

La mostra era intitolata “Islam e Cristianesimo:

padre e figlia si confrontano con forme e colori

per inviare un messaggio di pace”.

Nel 2005 ha avuto l’onore di donare una sua

opera di arte islamica ad Al Azhar Park, progetto

voluto e realizzato da Sua Altezza il principe

Karim Aga Khan, che si trova al Cairo.

Nel 2006 ha partecipato alla prima Biennale In-

ternazionale di Arti Islamica a Torino, ricevendo i

complimenti come artista, dal prestigiosissimo

Research Centre for Islamic History, Art and Cul-

ture (IRCICA) di Istanbul.

Nel maggio 2007 è stata invitata ad esporre la

sua esperienza di calligrafa occidentale al conve-

gno internazionale “Islam e occidente: dialogo tra

culture”, organizzato dall’Università degli Studi di

Parma e dal Teatro Regio.

Il 19 giugno ha ricevuto una lettera di apprezza-

mento e considerazione, sempre per la sua arte

islamica, da Sua Altezza Al Thani, Emiro del Qatar

il quale, nel gennaio 2010, l’ha invitata in Qatar

per una visita ufficiale al Paese, in riconoscenza al

suo impegno culturale.

Per la sua competenza e per l’originalità delle sue

rappresentazioni calligrafiche, è stata invitata poi

a tenere dei workshop, per insegnare per inse-

gnare l’arte della calligrafia islamica nel Museum

of Islamic Art, a Doha.

info@shamira.it

sacro: emblema di unità e di perfezione, ci rammenta il no-

stro contatto col Divino, col trascendentale, con la forza crea-

trice dalla vita; è l’ideogramma alchemico di Uno; è linea o

movimento che si conchiude in se stesso e che in se stesso

ha principio e fine.

Intorno al cerchio poi, 4 rose formano un quadrato, il cui si-

gnificato esprime l'elemento terrestre inteso come Creato.

La rosa è simbolo di Bellezza, di apertura alla coscienza, di

elevazione spirituale. Dunque 4 rose, come i 4 elementi:

Fuoco, Terra, Aria, Acqua.

Ho dipinto 4 api in corrispondenza dei 4 punti cardinali. Le

api, architetti della natura, ogni giorno costruiscono i loro

favi secondo un'ottimale organizzazione matematica dello

spazio, ignorandone tuttavia le leggi matematiche! Sanno

"fare matematica" in modo magistrale, ma inconsapevole,

avendone la conoscenza insita, espressione questa di un

aspetto sorprendente della perfezione creativa di Dio.

Poi 8 farfalle (l'otto è considerato il numero dell'infinito e di

apertura alla trascendenza) che simboleggiano lametamor-

fosi (da bruco, a crisalide, a splendida farfalla). Se Dio ha

creato questa prodigiosa trasformazione per un insetto, cosa

avrà mai tenuto in serbo per l'uomo?

Poi ho dipinto 12 uccelli che sin dai tempi antichi, a causa

della loro connessione con il cielo, sono stati pensati come

un collegamento soprannaturale tra il cielo e la terra, un tra-

mite nell'acquisizione della sapienza (il numero12 simboleg-

gia un ciclo compiuto - 12 sono i mesi dell'anno - ed è un

numero significativo in tutte le religioni Abramitiche). Nel

Sufismo, il linguaggio degli uccelli è un mistico linguaggio

angelico. Lo stesso Francesco d'Assisi, secondo la tradizione,

predicava agli uccelli. Nel Talmud, la saggezza proverbiale di

Salomone era dovuta al fatto che egli capiva il linguaggio

degli uccelli, per un dono divino. Nella Qabbalah e nell'alchi-

mia, il linguaggio degli uccelli era considerato un linguaggio

perfetto e segreto, una chiave per raggiungere la cono-

scenza perfetta.

Vi sono poi raffigurati 4 Angeli nei 4 angoli dell'opera. Gli

Angeli rivestono un ruolo molto importante in tutte le reli-

gioni Abramitiche, sono i messaggeri di Dio.

Ai due lati dell'opera, a destra e a sinistra, e riportata la

scritta araba: "Dio, l'Inconoscibile".

Destra e sinistra, occidente e oriente in questo sono equiva-

lenti: Dio rimane l'inconoscibile!

Solo Dio conosce se stesso. Infatti, se noi piccoli esseri umani

non riusciamo a sapere cosa passi per la mente della per-

sona più cara e più vicina a noi, come possiamo solo pensare

di comprendere e sapere ciò che Dio sia e voglia? Credo che

abbiamo davvero tanta strada da fare prima di incominciare

a pensare di essere stati creati ad immagine e somiglianza!

Incominciamo ad amare la natura, a osservarla, a studiarla,

a comprenderne la bellezza e la perfezione e a lodare così il

suo Creatore.

Tutte le religioni sono come frammenti di un grande spec-

chio, in ognuno dei quali ci si può specchiare, mentre il

grande specchio d'origine è Dio. C'è la necessità del dia-

logo, di capire che tutti siamo reciprocamente necessari,

qualsiasi religione si professi e a qualsiasi livello culturale

si appartenga.

Concludo con questa saggia poesia di Rumi:

Hanno detto: "Da ogni parte c'è la luce di Dio". Ma gridano

gli uomini tutti: "Dov'è quella luce?" L'ignaro guarda a ogni

parte,a destra,a sinistra;ma dice una Voce: Guarda soltanto,

senza destra e sinistra!".

Shamira