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Anna Shamira Minozzi
E’ un’artista italiana che si esprime nell’arte egi-
zia e nella Calligrafia Islamica. E’ ideatrice di in-
novative composizioni calligrafiche e in virtù dei
risultati raggiunti in questa sua espressione arti-
stica, è stata invitata dall’Ambasciata del Regno
dell’Arabia Saudita, a partecipare a un concorso
per un bozzetto di francobollo, indetto nel 2004 dal
Ministro delle Poste e Telecomunicazioni del Regno
di Arabia Saudita. Per il suo eccellente risultato,
ottava su più di ottomila partecipanti, ha avuto pa-
role di grande apprezzamento dal Direttore del Mi-
nistero delle Poste, che l’ha invitata a continuare a
partecipare alle opportunità di confronto artistico
saudite.
Nel 2004 è stata invitata dall’Ambasciata Egiziana
in Roma a fare una mostra di arte islamica in-
sieme a suo padre, Renato Minozzi, affermato ar-
tista di arte sacra cristiana (è stato uno dei pittori
del Giubileo e ha donato un ritratto a Sua Santità
Giovanni Paolo II).
La mostra era intitolata “Islam e Cristianesimo:
padre e figlia si confrontano con forme e colori
per inviare un messaggio di pace”.
Nel 2005 ha avuto l’onore di donare una sua
opera di arte islamica ad Al Azhar Park, progetto
voluto e realizzato da Sua Altezza il principe
Karim Aga Khan, che si trova al Cairo.
Nel 2006 ha partecipato alla prima Biennale In-
ternazionale di Arti Islamica a Torino, ricevendo i
complimenti come artista, dal prestigiosissimo
Research Centre for Islamic History, Art and Cul-
ture (IRCICA) di Istanbul.
Nel maggio 2007 è stata invitata ad esporre la
sua esperienza di calligrafa occidentale al conve-
gno internazionale “Islam e occidente: dialogo tra
culture”, organizzato dall’Università degli Studi di
Parma e dal Teatro Regio.
Il 19 giugno ha ricevuto una lettera di apprezza-
mento e considerazione, sempre per la sua arte
islamica, da Sua Altezza Al Thani, Emiro del Qatar
il quale, nel gennaio 2010, l’ha invitata in Qatar
per una visita ufficiale al Paese, in riconoscenza al
suo impegno culturale.
Per la sua competenza e per l’originalità delle sue
rappresentazioni calligrafiche, è stata invitata poi
a tenere dei workshop, per insegnare per inse-
gnare l’arte della calligrafia islamica nel Museum
of Islamic Art, a Doha.
info@shamira.itsacro: emblema di unità e di perfezione, ci rammenta il no-
stro contatto col Divino, col trascendentale, con la forza crea-
trice dalla vita; è l’ideogramma alchemico di Uno; è linea o
movimento che si conchiude in se stesso e che in se stesso
ha principio e fine.
Intorno al cerchio poi, 4 rose formano un quadrato, il cui si-
gnificato esprime l'elemento terrestre inteso come Creato.
La rosa è simbolo di Bellezza, di apertura alla coscienza, di
elevazione spirituale. Dunque 4 rose, come i 4 elementi:
Fuoco, Terra, Aria, Acqua.
Ho dipinto 4 api in corrispondenza dei 4 punti cardinali. Le
api, architetti della natura, ogni giorno costruiscono i loro
favi secondo un'ottimale organizzazione matematica dello
spazio, ignorandone tuttavia le leggi matematiche! Sanno
"fare matematica" in modo magistrale, ma inconsapevole,
avendone la conoscenza insita, espressione questa di un
aspetto sorprendente della perfezione creativa di Dio.
Poi 8 farfalle (l'otto è considerato il numero dell'infinito e di
apertura alla trascendenza) che simboleggiano lametamor-
fosi (da bruco, a crisalide, a splendida farfalla). Se Dio ha
creato questa prodigiosa trasformazione per un insetto, cosa
avrà mai tenuto in serbo per l'uomo?
Poi ho dipinto 12 uccelli che sin dai tempi antichi, a causa
della loro connessione con il cielo, sono stati pensati come
un collegamento soprannaturale tra il cielo e la terra, un tra-
mite nell'acquisizione della sapienza (il numero12 simboleg-
gia un ciclo compiuto - 12 sono i mesi dell'anno - ed è un
numero significativo in tutte le religioni Abramitiche). Nel
Sufismo, il linguaggio degli uccelli è un mistico linguaggio
angelico. Lo stesso Francesco d'Assisi, secondo la tradizione,
predicava agli uccelli. Nel Talmud, la saggezza proverbiale di
Salomone era dovuta al fatto che egli capiva il linguaggio
degli uccelli, per un dono divino. Nella Qabbalah e nell'alchi-
mia, il linguaggio degli uccelli era considerato un linguaggio
perfetto e segreto, una chiave per raggiungere la cono-
scenza perfetta.
Vi sono poi raffigurati 4 Angeli nei 4 angoli dell'opera. Gli
Angeli rivestono un ruolo molto importante in tutte le reli-
gioni Abramitiche, sono i messaggeri di Dio.
Ai due lati dell'opera, a destra e a sinistra, e riportata la
scritta araba: "Dio, l'Inconoscibile".
Destra e sinistra, occidente e oriente in questo sono equiva-
lenti: Dio rimane l'inconoscibile!
Solo Dio conosce se stesso. Infatti, se noi piccoli esseri umani
non riusciamo a sapere cosa passi per la mente della per-
sona più cara e più vicina a noi, come possiamo solo pensare
di comprendere e sapere ciò che Dio sia e voglia? Credo che
abbiamo davvero tanta strada da fare prima di incominciare
a pensare di essere stati creati ad immagine e somiglianza!
Incominciamo ad amare la natura, a osservarla, a studiarla,
a comprenderne la bellezza e la perfezione e a lodare così il
suo Creatore.
Tutte le religioni sono come frammenti di un grande spec-
chio, in ognuno dei quali ci si può specchiare, mentre il
grande specchio d'origine è Dio. C'è la necessità del dia-
logo, di capire che tutti siamo reciprocamente necessari,
qualsiasi religione si professi e a qualsiasi livello culturale
si appartenga.
Concludo con questa saggia poesia di Rumi:
Hanno detto: "Da ogni parte c'è la luce di Dio". Ma gridano
gli uomini tutti: "Dov'è quella luce?" L'ignaro guarda a ogni
parte,a destra,a sinistra;ma dice una Voce: Guarda soltanto,
senza destra e sinistra!".
Shamira