

Disse il Profeta: "Tutto nella vita, dalla lettera alla parola, dal segno al pensiero, dalla vita all'universo infinito è simbolo,
e nulla più che simbolo".
Dal numero deriva la figura geometrica e dalla lettera la calligrafia.
Nel mio ultimo quadro ho unito elementi geometrici ad elementi calligrafici, il tutto secondo il concetto di ritmo e
simmetria.
La geometria sacra è il linguaggio più vicino alla Creazione e in tutte le culture è stata utilizzata nell'arte sacra o nella
costruzione di edifici sacri. Le semplici verità della geometria sono il mezzo più efficace per illustrare alla nostra
mente logica, l'unità di tutte le cose. Lo studio delle relazioni tra queste proporzioni e forme, ci conduce alla compren-
sione che tutto ciò che esiste proviene da un'unica fonte e che noi siamo parte di essa.
In questa mia opera mi sono ispirata al disegno simbolico universale del Mandala («essenza» = «ma
ṇḍ
a» + «posse-
dere» o «contenere» = «la»), ma anche al mantra, in quanto in esso tutti i simboli sono composti da lettere e parole.
I simboli della rosa, dell'ape, delle farfalle e degli uccelli sono dunque composti dalla frase araba della Bismillah: "Nel
nome di Dio il Clemente, il Misericordioso". Anche gli angeli sono composti da parole ovvero dall'intera frase della
Shahada (la professione di fede). Ecco quindi che tutto è totalmente leggibile e recitabile. Il mantra esprime il significato
proprio di "veicolo o strumento del pensiero o del pensare", assumendo una connotazione di "espressione sacra", di
preghiera, di pratica meditativa e religiosa dove si visualizzano parole che si possono pronunciare a voce alta o solo
mentalmente.
Nel centro di questo mio Mandala-mantra "caleidoscopico", utilizzo il simbolo del cerchio che "contiene" la frase
araba "Nel Nome di Dio il Clemente il Misericordioso", posto come origine della composizione, come prefazione ad
ogni cosa, come proclama dell'assioma universale che tutto è stato creato da Dio. Il cerchio rimane il più antico simbolo
SHAMIRA
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