

tratta senza modificazioni sostanziali per
migliaia di anni. Fu dopo il 5000 a.C. che a
seguito di un cambiamento globale che in-
teressò la regione del Mediterraneo cen-
trale, anche la Sicilia assistette al sorgere di
comunità contadine che, aduse a servirsi
degli stessi strumenti di pietra seguendo
però tecniche più progredite, si dedicavano
all’agricoltura, all’allevamento e alla produ-
zione di ceramica, quest’ultima caratteriz-
zata da forme poste in linea di continuità
con i ben più famosi prodotti di Sesklo e Di-
mini nella Grecia settentrionale. La cultura
neolitica, iniziata ad un livello di progresso
che pare non presentare linee di continuità
con la fase precedente, ha dato vita alla più
famosa fra le sue espressioni culturali, la ci-
viltà di Stentinello, dal nome di un villaggio
situato presso Siracusa dove venne identifi-
cata per la prima volta e la cui evoluzione è
denotata dalla presenza di fortificazioni e di
complesse decorazioni nella ceramica. In-
torno al 3000 a.C. fanno la loro comparsa
due elementi nuovi: la metallurgia e le
tombe a camera scavate nella roccia. In pre-
cedenza l’inumazione era effettuata entro
fosse poco profonde, la così detta “ cista li-
tica “, recipiente a forma di scatola seppel-
lito nel terreno e delimitato da ciottoli o
pietre. Da quel momento in poi questo tipo
di sepoltura fu sostituito da grotticelle sca-
vate nella roccia, spesso precedute da una
specie di anticamera, con la quale costitui-
vano una struttura non dissimile dai forni
dei contadini siciliani e per questo denomi-
nate “ tombe a forno “. Esse rimasero il mo-
dello standard di camera sepolcrale fino alla
ellenizzazione della popolazione pre-greca
nel corso del V secolo a.C. Unico notevole
cambiamento si verificò forse intorno al
2500 con l’introduzione della sepoltura col-
lettiva in un’unica cella, usanza il cui signifi-
cato non del tutto accertato potrebbe
essere ricondotto ad un aumento demogra-
fico. L’età dei metalli ebbe veramente inizio
con il Bronzo e ciò avvenne in Sicilia intorno
al 1800 a.C. Prima di questo momento in-
fatti, si era fatta sentire un’altra influenza,
collegata con un movimento migratorio
straordinariamente esteso che dall’Asia oc-
cidentale attraversava l’Europa per giun-
gere fino all’Atlantico. La penisola iberica fu
protagonista di una serie di flussi migratori
di popolazioni abili nella lavorazione del
rame e dell’oro identificabili per un partico-
lare tipo di ceramica noto come “ bicchiere
campaniforme “; il loro impatto diede ori-
gine a diverse culture ibride a seguito della
fusione con le popolazioni locali. Fu il caso
della Sicilia, che accolse tali popolazioni su-
bendone l’influenza fin nella possibilità di un
processo di assorbimento linguistico che
diede forma alle espressioni dialettali delle
lingue indoeuropee. E qui inizia il problema
dell’identificazioni delle popolazioni pre-gre-
che, poiché le fonti a riguardo non godono
di totale affidabilità mostrandosi anzi
spesso confuse e contraddittorie. Lo storico
Tucidide ce ne dà dimostrazione quando ac-
canto alle popolazioni di più accertabile col-
locazione storica, pone Ciclopi e Lestrigoni.
Le fonti riferiscono della presenza di tre po-
poli diversi: i Sicani, gli Elimi e i Siculi. I primi,
probabilmente originari della penisola ibe-
rica ( il loro nome sarebbe riconducibile al
fiume Sicano ), erano stanziati inizialmente
su tutta l’isola, ma poi furono spinti verso
Occidente dall’arrivo di altre genti, i Siculi
che appartenenti ad un popolo indoeuropeo
di incerta origine, provenienti probabil-
mente dall’Italia perché messi in fuga dagli
Opici, occuparono la parte orientale. Gli
Elimi infine, secondo Tucidide esuli di Troia,
pare fossero sì esuli, ma con una certa pro-
babilità di origine egea o ligure, stanziatisi
poi nella zona nord-occidentale. Trovarono
inoltre dimora su tutta la costa occidentale,
i Fenici, che si riservarono i promontori sul
mare e le isolette adiacenti per il loro com-
mercio con i Siculi, e i Morgeti, menzionati
da Strabone il quale ne parla senza però
precisare l'epoca della loro immigrazione in
Sicilia e senza darci particolari di sorta.
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s p e c i a l e s i c i l i a p r e i s t o r i c a
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