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gazione UNESCO guidata da Francesco Bandarin,
hanno visitato il sito con le migliorie apportate ed an-
nunciatone dunque l’apertura. La necropoli, accoglie
la tomba di Seshemnefer della VI dinastia che dete-
neva il titolo di “ Segretario di tutti gli ordini segreti
del Re” e della reginaMeresankh III, nipote di Cheope
emoglie di Chefren, la cui tomba era stata scoperta da
G. Reisner nel 1927 e la cui mummia oggi si trova al
museo del Cairo. Il progetto, sorto con l’intento di
provvedere al rilancio e allo sviluppo dell’intera area,
che è poi quella che accoglie la piramide a gradoni di
Djoser, prevede l’apertura di queste tombe e la corri-
spettiva chiusura di altre , fra le quali quella di Senne-
ferRa, che verranno sottoposteallo stesso trattamento.
Inaccessibili già da molto tempo ai visitatori, necessi-
tano di un consolidamento delle pareti, di un reinseri-
mento di alcuni blocchi e dell’installazione di un
impianto elettrico; solo dopo aver ultimato tali modifi-
che, con l’ulteriore aggiunta di misure di sicurezza più
valide, quali porte in metallo e legno come già acca-
duto per le tombe riaperte, sarà possibile accedervi.
Fonte:
http://luxortimesmagazine.blogspot.it /14/03/2012
4)
Nuove ipotesi sull’ evoluzione storica
della necropoli di Meidum:
La necropoli di Meidum, conosciuta ai più per le cele-
berrime oche dipinte sulla parete dellamastaba di Ne-
fermaat, figlio del faraone Snefru, per la presenza
della piramide a quest’ultimo attribuita e perché da
sempre rappresenta il confine meridionale delle ne-
cropoli più famose del mondo antico, quelle di Menfi,
sede fra l’altro delle tombe dei primi faraoni costruttori
di piramidi, da poco è stata oggetto di un ripensa-
mento riguardante le datazioni cronologiche che ne
riguardano la nascita e l’evoluzione. Uno dei primi
scienziati a lavorare sul sito fu il pioniere dell’egittolo-
gia W.F.M. Petrie, seguito nel 1920 dall’americano
A.Rowe, per giungere infine all’archeologo Ali el-Khuli
dalle cui ultime operazioni di scavo sono trascorsi
circa 40 anni. Adesso è il momento del dr. T.Rzeuska,
archeologo presso l’istituto di cultura mediterranea e
orientale PAS, il quale ha rimesso in discussione la
funzione della necropoli nel tempo, basandosi sul-
l’esame di alcuni resti della culturamateriale rinvenuti
nel sito, tra cui in particolare ceramiche, arrivando a
stabilire che “non solo il sito non è stato abbandonato
durante il primo periodo dell’Antico regno, ma aveva
continuato ad evolversi nei 1500 anni successivi, sino
alla fine del Nuovo Regno”.
Per giungere a tale risultato il dr. Rzeuska ha basato la
sua analisi della topografia storica di Meidum lavo-
rando sull’originale documentazione di scavo di Petrie
e Rowe, ormai quasi centenaria. Il risultato finale di
tale analisi è la pubblicazione di unamonografia in lin-
gua inglese, dedicata alla topografia storica della ne-
cropoli reale di Meidum, che verrà pubblicata dopo il
completamento del progetto.
Fonte:
http://www.egittologia.net18/03/2012
5)
Tornano in patria 8 reperti trafugati
dalla necropoli di Saqqara:
Quando nel 1997 l’archeologo J. Crevello dell’Univer-
sidad Autonoma de Barcellona diede inizio agli scavi
presso la tomba del grande sacerdote di Ptah, Ipet-hur
, della VI° dinastia, non avrebbe immaginato che due
anni dopo la stessa tomba venisse saccheggiata e pri-
vata dei rilievi parietali, i quali apparvero tempo dopo
sul mercato antiquario accompagnati da certificati
d’esportazione ovviamente falsi. Si diede così inizio
alle operazioni di recupero da parte della polizia cata-
lana, la quale individuò presso un antiquario di Bar-
cellona due degli otto complessivi frammenti in pietra
rinvenuti, tutti con su incise iscrizioni geroglifiche. Il
21 marzo 2012, il ministero della cultura spagnola ha
così potuto riconsegnare al governo i reperti trafugati,
ovviamente riaccolti in patria con grande soddisfa-
zione dalle autorità egiziane. Pare tuttavia che le ope-
razioni non si siano concluse qui, poiché altri
frammenti sono stati individuati tra Londra, Madrid e
addirittura l’Australia, messi purtroppo in circolazione
dalle illegali manovre di mercificazione di queste
splendide testimonianze del passato che si spera pos-
sano tornare quanto prima ai legittimi proprietari.
Fonti:
https://sites.google.com/site/associazionea-set/
22/03/2012
6)
Nuovo colosso di Amenhotep III ora
in piedi :
D’ora in avanti i due famosi colossi di Memnone, le sta-
tue che ritraggono il faraone Amenhotep III, che er-
gendosi dinanzi al pilone d’ingresso del tempio
funerario del re, stavano a guardia di quello che do-
veva costituire un grande luogo di culto noto come “
Tempio di milioni di anni ”, costruito quando ancora il
faraone era in vita ed oggi purtroppo andato perduto,
non saranno più le sole. Una terza statua colossale in
quarzite sempre dello stesso faraone, è stata sollevata
nel suo luogo originario dai membri di un team euro-
egizianoche lavoraper laconservazionedel suo tempio
funerarioaLuxor dal 1998. Il faraone, accompagnatoda
una bellissima statuadella reginaTiye, in piedi vicino la
sua gamba destra, sta assiso su un trono finemente
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