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I GRUPPI SCULTOREI

Se nella ricerca del bello idea-

le la statua, isolata nello spazio, offriva un’immagine

assoluta e sublimata della figura umana, con le nuo-

ve concezioni si tende a valorizzare tutti gli espe-

dienti tecnici che possono contribuire a render più

eloquenti i soggetti che si vogliono rappresentare

7

.

In questa direzione di ricerca si fa largo la produ-

zione di gruppi scultorei: i primi vengono realizzati

nella cerchia dei discepoli di Skopas che con il suo

stile personale aveva cominciato ad articolare nello

spazio la compattezza della figura e a sciogliere col

movimento la sua espressività

8

.

Non furono, tuttavia, soltanto le autorità politiche

del tempo a commissionare opere d’arte: un nuovo

stuolo di appassionati filologi ed eruditi o semplice-

mente d’intenditori o meri estimatori, appartenenti

per lo più a ceti medio-alti o emergenti, come quelli

mercantili, alimentano un ineditomercato che anno-

vera, oltre agli originali, un numero illimitato di copie.

Comincia, così, la commercializzazione delle opere

d’arte, un fenomeno precedentemente impensabi-

le, indice di una profanizzazione e desacralizzazione

delle sue funzioni sociali

9

.

7 

Sculture e pitture assumono funzioni illustrative e complementari rispetto alla letteratura. Il poeta romano

Orazio compendierà questa nuova estetica col celebre

utpicturapoesis

.

8

Circa la storia del Mausoleo in generale, si veda: BEJOR-CASTOLDI-LAMBRUGO, 2008, pp. 295-300.

E’ importante ricordare l’opera condotta da Skopas insieme con Timotheos, Bryaxis e Leochares presso

Alicarnasso per la dedicazione del Mausoleo (353-351 a.C.), il primo del genere, che assimilava la grazia e

l’eleganza formale greca alla solennità e al culto teocratico dell’individuo, proprio delle civiltà orientali. Per

le proporzioni del Mausoleo si veda: VITRUVIO, 1997, pp. 200.206; inoltre si legga la descrizione che ne fa

Plinio (Nat., hist. XXXVI, 30-31):

“… i latisudenordhannouna lunghezzadi63

piedi(

ca.18,67metri);sulle frontièpiù

corto. Il perimetro completo è di 440 piedi (ca. 130,41 metri); in altezza arriva a 25

cubiti

(ca. 11,10 metri) ed è circondato

da 36 colonne; il perimetro del colonnato è chiamato pteron […]. Skopas scolpì il lato est, Bryaxis il lato nord, Timotheos

(Timoteo) il lato sud e Leochares quello ovest ma, prima che completassero l’opera, la regina morì. Essi non lasciarono

il lavoro comunque, finché non fu completato, decisero che sarebbe stato un monumento sia per la loro gloria sia per

quella della loro arte ed anche oggi essi competono gli uni con gli altri. Vi lavorò anche un quinto artista. Sullo pteron si

innalza una piramide alta quanto la parte bassa dell’edificio che ha 24 scalini e si assottiglia progressivamente fino alla

punta: incimac’èunaquadrigadimarmoscolpitadaPythis.Sesicomprendeanchequesto l’insiemeraggiunge l’altezza

di140piedi(ca.41,50metri)...”.

9 BECATTI, 2003, p. 293-297.

1 / Leone Lampsaco