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del Cristianesimo possono raccogliersi in tre cicli:

il ciclo dei

ts

ā

dq

ā

n

“giusti”, il ciclo dei

santi isolati

,

e il ciclo dei

Nove Santi

(

tesseatu qedduss

ā

n

).

Ognuno di questi cicli si sviluppa in una parte ben

precisa dell’immenso territorio etiopico.

Il ciclo dei

ts

ā

dq

ā

n

, composto verosimilmente nel

secolo XV, è limitato alla regione dello Scimezana,

uno dei centri maggiori della civiltà axumita, nella

parte settentrionale del regno, nell’odierna Eritrea.

Esso si impernia su reliquie umane mostrate alla ve-

nerazione dei fedeli in alcune chiese nel sud dello

Scimezana, in particolare nelle chiese di Matara e

di Baracnaha. Già un viaggiatore portoghese all’ini-

zio del XVI secolo le segnala, attribuendole, se-

condo le notizie raccolte sul luogo, a missionari

venuti dall’impero bizantino, appunto i ts dq n, pii

uomini migrati da Bisanzio a Gerusalemme, per ve-

nerare i Luoghi Santi, poi in Egitto e quindi in Etio-

pia, per meglio potersi dedicare all’ascesi. Essi –

monaci, lottatori, […] stelle lucenti, perfetti nel-

l’operare la giustizia, puri come angeli e splendenti

come il sole

” - sarebbero stati in numero di cento-

cinquanta e sarebbero morti “

per mano di uomini

empi

”, come narra il

Sinassario

etiopico, che li ve-

nera il 19

teqemt

, ossia il 30 ottobre; possono per-

tanto essere considerati i primi martiri nella storia

della Chiesa d’Etiopia.

Eroi del secondo ciclo sono missionari isolati, il cui

operato si situa principalmente nelle regioni setten-

trionali dei fiumi Mareb, che segna il confine tra Eri-

trea e Tigray, e Belesa. Il principale di questi santi è

Libanos, l’‘Apostolo dell’Eritrea’ e fondatore del ce-

lebre monastero di Dabra Libanos nello Scimezana,

la cui

Vita

, ricca di particolari anacronistici ma sto-

ricamente accettabile in senso lato, ci è stata tra-

mandata sotto forma di un’omelia, attribuita a un

Elyas, vescovo di Axum, contemporaneo del santo,

ma risalente probabilmente alla prima metà del XV

secolo. Secondo la Vita, Libanos, noto anche come

Ma

ā

‘, era figlio del patrizio bizantino Abreh m ed

aveva sposato una principessa costantinopolitana.

Per comando dell’arcangelo Gabriele aveva però

abbracciato la vita monastica: dapprima in Egitto,

dove ricevette l’abito monastico da san Pacomio, il

fondatore del monachesimo cenobitico

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, quindi in

Etiopia, inviatovi dallo stesso Pacomio per evange-

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s p e c i a l e e t i o p i a

Aksum: il grande campo delle stele